Il perturbante
Il perturbante
Titolo: Il fantastico.
Docente: Giorgia Tribuiani.
Didattica: online, su piattaforma Zoom.
Durata: 6 appuntamenti da 3 ore ciascuno.
Calendario: dal 25 ottobre 2022, dalle 20 alle 23.
Quota d’iscrizione: 270 euro più iva (totale 329).
Il corso è il secondo modulo del «Laboratorio del mistero».
Sono previsti sconti per chi si iscrive a più di due moduli
Introduzione
La narrativa perturbante, in letteratura così come nelle altre arti, viene spesso assimilata alla narrativa di stampo orrorifico, inserita nell’ampia categoria delle opere cosiddette «di genere».
Il perturbante, tuttavia, teorizzato nel celebre saggio di Freud e poi ripreso in chiave psicanalitica oltre che artistica, segue un proprio filone basato sulla perdita delle coordinate da parte dell’individuo, prende linfa dalle paure più ataviche ed esistenziali e offre alla sua trattazione in letteratura e nell’arte una serie di caratteristiche fondanti che, se non ne delimitano categoricamente i confini, quantomeno rendono più immediata l’identificazione.
Il corso-laboratorio «Il perturbante» – attraverso lo studio di modelli presi in prestito dalla letteratura, dal cinema, dalle serie TV e dal fumetto – si propone di analizzare queste caratteristiche e di imparare a considerarle in chiave narrativa: dal lavoro sul narratore all’invenzione dell’incipit, dalla costruzione delle scene allo svelamento (o alla sua assenza), pone le basi teoriche per costruire una narrazione perturbante.
Alla parte teorica, il corso affianca poi una parte più prettamente pratica, basata su sessioni di scrittura e discussioni dei testi prodotti.
Nel corso di sei appuntamenti – durante le sopracitate sessioni e tramite il lavoro a casa – i partecipanti saranno dunque invitati ad avviare e scrivere un racconto perturbante.
Il corso è riservato a un massimo di 15 persone.
Calendario
«Il perturbante» si articolerà in 6 appuntamenti da 3 ore ciascuno, dalle 20.00 alle 23.00.
_martedì 25 ottobre 2022
_mercoledì 2 novembre 2022
_martedì 8 novembre 2022
_martedì 15 novembre 2022
_martedì 22 novembre 2022
_martedì 29 novembre 2022
Come ci si iscrive
La quota d’iscrizione
La quota di iscrizione è di 270 euro più iva (totale 329).
Al momento dell’iscrizione sarà chiesto il versamento di un acconto di 100 euro più iva (totale 122). Il saldo dovrà essere effettuato entro il 18 ottobre 2022.
In caso di non effettuazione del corso gli acconti saranno integralmente restituiti. In caso di mancata conferma dell’iscrizione l’acconto, salvo casi particolari e a discrezione della Bottega di narrazione, non sarà restituito.
Il «Laboratorio del mistero».
«Il perturbante» è il secondo modulo del «Laboratorio del mistero».
Il «Laboratorio del mistero» è costituito da sei moduli. Chi acquisterà almeno tre moduli godrà di uno sconto del 10%, chi acquisterà tutti i moduli godrà di uno sconto del 15%.
Programma del corso
1. Che cos’è il perturbante?
Durante il primo incontro rifletteremo sul significato di perturbante a partire dal famoso saggio di Sigmund Freud (concetti di heimlich e unheimlich) e sulle caratteristiche che distinguono una narrazione perturbante da una narrazione horror.
Soffermandoci su alcuni modelli presenti nella letteratura e nell’arte, rifletteremo sulle condizioni che rendono un oggetto o una situazione perturbante: dal confine labile tra reale e fantastico (l’essere inanimato che si anima, la rianimazione dei morti, la follia) alle situazioni che portano a dubitare dell’io (il doppelgänger; il sosia), dal «perdersi« (il labirinto, il déjà vu, l’impossibilità di tornare indietro) alla predestinazione (numeri e segni ricorsivi, previsione del futuro e premonizioni).
Seguirà una sessione di laboratorio in cui agli allievi verrà richiesto di ideare una situazione perturbante.
Riferimenti:
Il perturbante, Sigmund Freud
L’uomo della sabbia e altri racconti, E. T. A. Hoffmann
William Wilson, Edgar Allan Poe
Twin Peaks, David Lynch
Solaris, Stanisław Lem
Torna da me (episodio di Black Mirror), scritto da Charlie Brooker
L’angelo sterminatore, Luis Buñuel
2. Il narratore inattendibile
Spesso, a rendere perturbante una vicenda (o a incrementarne la valenza perturbante), concorre il punto di vista del protagonista, che in condizioni di scarsa lucidità partecipa alla deformazione della realtà circostante.
Durante il secondo incontro rifletteremo sul narratore e sul punto di vista e studieremo come rendere il protagonista del racconto una lente deformante, in grado di modellare la realtà e di renderla appunto perturbante. Ci concentreremo in particolare sulla scelta delle immagini e sull’uso specifico del linguaggio e delle omissioni.
Durante la sessione di laboratorio porteremo nel racconto quanto appreso durante la lezione.
Riferimenti:
Il cuore rivelatore, Edgar Allan Poe
Cosmo, Witold Gombrowicz
L’inquilino del terzo piano, Roman Polański
Repulsione, Roman Polański
3. Lavorare sull’incipit
In una storia perturbante, l’incipit ha il compito di creare lo straniamento oppure, all’opposto, quelle condizioni familiari che poi verranno tradite dalla vicenda.
Il terzo incontro, in buona parte laboratoriale, sarà dedicato alla costruzione di un buon incipit. Prima di avviare la parte di scrittura e discussione, rifletteremo su alcuni esempi tratti dalla letteratura, dal cinema e dal fumetto.
Una parte di questo incontro sarà dedicata a una riflessione sulla lingua.
Riferimenti:
Storia di due donne e di uno specchio, Edoardo Zambelli
Velluto Blu, David Lynch
Homunculus, Hideo Yamamoto
Farabeuf, Salvador Elizondo
4. L’ambientazione e la costruzione della scena
A rendere una storia perturbante contribuisce in buona misura l’ambientazione della storia narrata. Durante il quarto incontro, riprendendo i concetti di heimlich e unheimlich, rifletteremo sugli elementi che permettono di trasformare un’ambientazione (la casa, per esempio) o un oggetto (uno specchio, una bambola) conosciuti in qualcosa di insondabile e, di conseguenza, perturbante.
Partendo dal racconto Il gatto nero di Edgar Allan Poe, che già nell’incipit viene definito come un «racconto stranissimo eppure casalingo», affronteremo una riflessione sull’ambientazione e sulla costruzione della scena attraverso il cinema di Stanley Kubrick e David Lynch (ci soffermeremo anche sui dialoghi del film Strade perdute) e attraverso i fumetti di Ausonia e dei fratelli Marco e Giulio Rincione.
Rifletteremo inoltre brevemente sullo straniamento nel dialogo e sulla rappresentazione di un mondo onirico, a partire dai piccoli scostamenti dalla realtà che producono nei protagonisti la perdita delle coordinate.
Riferimenti:
Il gatto nero, Edgar Allan Poe
Shining, Stanley Kubrick
Velluto Blu, David Lynch
Mulholland Drive, David Lynch
Strade perdute, David Lynch
Pinocchio, storia di un bambino, Ausonia
Paperi, Giulio e Marco Rincione
Paranoiae, Giulio Rincione
5. Lo svelamento o la sua assenza
Una storia perturbante può arrivare allo svelamento del mistero, alla spiegazione dell’insondabile, o al contrario – come accade più spesso – mantenere l’ambiguità del racconto e non risolvere completamente la tensione.
A partire da alcuni esempi già affrontati nei precedenti incontri, vedremo caso per caso come affrontare lo svelamento del narratore inattendibile (graduale o con colpo di scena), la conferma della seconda pista (prenderemo come modello Shining, in cui si rivela infine come padre e figlio non siano pazzi, ma la casa sia davvero infestata dai fantasmi) e la gestione del finale pur nella permanenza del mistero.
Riferimenti:
Shining, Stanley Kubrick
Cosmo, Witold Gombrowicz
L’inquilino terzo piano, Roman Polański
Repulsione, Roman Polański
Storia di due donne e di uno specchio, Edoardo Zambelli
6. Laboratorio finale
L’ultimo incontro sarà dedicato interamente alla discussione dei testi prodotti.
Concluderemo il corso con una riflessione sulla tensione del perturbante nei generi del romanzo e del racconto.
Docente
Giorgia Tribuiani è nata nel 1985 ad Alba Adriatica e vive a Pescara.
Laureata in Editoria e giornalismo, ha collaborato con testate giornalistiche e agenzie di stampa locali e nazionali (Ansa) e curato la comunicazione per le multinazionali Honda, Ducati e Polar.
È autrice dei romanzi Guasti (Voland, 2018), Blu (Fazi Editore, 2021) e Padri (Fazi Editore, 2022).