Fondamenti di narrazione con laboratorio

Titolo: Fondamenti di narrazione (con laboratorio).
Docente: Giulio Mozzi.
Didattica: online, su piattaforma Zoom.
Quota di iscrizione: 650 euro più iva (totale 793).
Durata: 60 ore distribuite in cinque fine di settimana.
Calendario: da definire.

Il corso «Fondamenti di narrazione con laboratorio», condotto da Giulio Mozzi, ha lo scopo di fornire agli allievi i concetti essenziali della narrazione, e di farli applicare in una esercitazione collettiva: la scrittura di una corposa scena narrativa di circa ventimila battute. Metà del tempo di lavoro, inoltre, sarà riservata alla discussione di racconti, romanzi o progetti di romanzi proposti dagli allievi.

La didattica del corso «Fondamenti di narrazione con laboratorio» si sviluppa su tre linee:
– le lezioni frontali (quindici ore),
– l’esercitazione narrativa (quindici ore),
– la discussione dei lavori narrativi degli allievi (trenta ore).

Le lezioni frontali

Le lezioni frontali toccheranno i seguenti temi:

l’invenzione della storia. «Un’idea, finché resta un’idea, è soltanto un’astrazione», cantava Giorgio Gaber. Passare dall’idea narrativa – che viene spesso da non si sa dove, da non si sa che – alla pratica materiale della scrittura, non è una faccenda scontata. Ci sono dei metodi per affrontare alla meglio il passaggio, evitando di farsi ingannare dalla fretta o dall’apparente facilità della scrittura;

il dispositivo drammatico. In ogni storia c’è un piccolo nucleo che contiene in sé tutto il potenziale narrativo. Non necessariamente tale nucleo, o dispositivo drammatico, risulta essere alla fin fine il contenuto principale dell’opera narrativa («Lui e lei vogliono sposarsi, un cattivone cerca di impedirlo, ma alla fine ce la fanno»: questo è il dispositivo drammatico de I promessi sposi, ma è evidente che I promessi sposi è molto di più di questo dispositivo drammatico): tuttavia individuarlo, metterlo a fuoco ed esaminarne tutte le potenzialità è necessario per garantire la tenuta della trama;

il narratore. Ogni testo ha un suo autore materiale, ma l’autore materiale non coincide con il narratore che parla nel testo; il quale è a sua volta distinto dall’eventuale personaggio narrante (qualora la narrazione sia in prima persona o sia affidata a un narratore d’invenzione). Imparare a distinguere tra sé stesso come autore materiale del testo e la proiezione di sé che ne costituisce il narratore è il primo passo per comprendere la natura della finzione narrativa;

la rete dei personaggi. È un errore frequente, quello di immaginare i personaggi come se fossero dei «tipi psicologici». Ma è più produttivo immaginarli come nodi di una rete: ogni personaggio è costruito nelle sue relazioni con gli altri personaggi e nella relazione con la propria storia di trasformazione;

il montaggio. Sono rare le narrazioni che cominciano dall’inizio della sequenza dei fatti e proseguono in ordine cronologico fino alla fine della sequenza stessa. Al di là dell’eventuale impiego di mezzi come l’analessi (flashback, il racconto di fatti precedenti a quelli del «tempo presente» della narrazione) o la prolessi (flashforward, il racconto di fatti posteriori al «tempo presente» della narrazione), i procedimenti di montaggio servono a creare la tensione narrativa grazie al collocamento delle informazioni in un ordine tale da non far comprendere immediatamente la direzione della storia (e il modo della sua conclusione), nonché a gestire la relazione tra la storia principale e le eventuali storie collaterali.

L’esercitazione narrativa

L’esercitazione narrativa, nella quale tutti i partecipanti ragioneranno insieme attorno a un’unica storia, si fonderà su un fatto di cronaca avvenuto una ventina d’anni fa. Sarà fornito un dossier giornalistico con tutti gli elementi della storia.
Essendo il materiale della storia già disponibile e definito, si discuterà soprattutto sul modo di raccontare, e più esattamente sulla quasi infinita varietà dei modi di raccontare la medesima storia. Si procederà, in sequenza, a:
– determinare la fabula, ovvero la sequenza dei fatti che compongono la storia;
– individuare i dispositivi drammatici impliciti nella storia, per poi scegliere quello principale;
– individuare i possibili registri narrativi o i generi letterari nei quali la storia è raccontabile;
– decidere se raccontare la storia in prima, terza o seconda persona;
– inventare un possibile montaggio della narrazione:
– individuare una scena chiave.
L’esercitazione, che ciascun allievo svolgerà per conto proprio, consisterà nello scrivere la scena chiave; le esercitazioni svolte saranno poi discusse in aula.

La discussione dei lavori proposti dagli allievi

I partecipanti al corso Fondamenti di narrazione (con laboratorio) avranno la possibilità di proporre la discussione di racconti, romanzi o progetti di romanzi. I testi da discutere dovranno essere depositati tra il primo e il secondo incontro del corso.
La discussione dei lavori degli allievi verterà principalissimamente sugli aspetti narrativi, mettendo a frutto quanto esposto nella parte teorica del corso. Solo se necessario si toccheranno anche gli aspetti propriamente stilistici.

Come ci si iscrive a Fondamenti di narrazione (con laboratorio)

Per iscriversi è sufficiente inviare un’email all’indirizzo bottegadinarrazione@gmail.com indicando la propria intenzione di frequentare il corso e fornendo i dati necessari all’emissione della fattura: nome completo, indirizzo di residenza, codice fiscale, eventuale partita iva.

Quota d’iscrizione

La quota di iscrizione è di 650 euro più iva (totale 793).
Al momento dell’iscrizione sarà richiesto il versamento di un acconto di 100 euro più iva (totale 122).
Il saldo sarà richiesto poco prima dell’inizio del corso e dovrà avvenire, salvo diversi accordi, entro la data del primo incontro.
Potranno essere concordate forme di rateazione.
In caso di mancata conferma dell’iscrizione l’acconto non sarà restituito. In caso di non effettuazione del corso l’acconto sarà integralmente restituito.

Calendario e orari di lavoro

Sono previsti cinque fine settimana di lavoro, con orario: 9.30-12.30, 14.30-17.30.
Eventuali variazioni di orario o calendario potranno essere concordate durante il primo incontro; dovrà naturalmente esserci l’accordo di tutti i partecipanti.

(Calendario da definire)

Per ulteriori informazioni

Chi avesse bisogno di ulteriori informazioni può scrivere all’indirizzo bottegadinarrazione@gmail.com. È possibile chiedere un appuntamento telefonico.

Il docente

Giulio Mozzi è nato nel 1960. Ha pubblicato diverse opere narrative:
Questo è il giardino, racconti, Theoria 1993, vincitore del Premio Mondello opera prima.
La felicità terrena, racconti, Einaudi 1996, finalista al Premio Strega.

Il male naturale, racconti, Mondadori 1998.
Fantasmi e fughe, racconti, Einaudi 1999.
Fiction, racconti, Einaudi 2001.
Sono l’ultimo a scendere, racconti brevi, Mondadori 2009.
Favole del morire, racconti, Laurana 2015.
Le ripetizioni, romanzo, Marsilio 2021, candidato al Premio Strega, vincitore del Premio Mondello opera italiana.
Vite parallele e fantastiche di Pellegra Bongiovanni e Teresa Bandettini, racconto lungo Tetra 2023.

Ha pubblicato inoltre diverse opere dedicate alla scrittura:
Ricettario di scrittura creativa, con Stefano Brugnolo, Zanichelli 2000.
Parole private dette in pubblico. Conversazioni e racconti sulla scrittura, Fernandel 2002.
(Non) un corso di scrittura e narrazione, Terre di Mezzo 2010.
L’officina della parola, con Stefano Brugnolo, Sironi 2014.
Oracolo manuale per scrittrici e scrittori, Sonzogno 2019.
Oracolo manuale per poete e poeti, con Laura Pugno, Sonzogno 2020.
Immaginare le storie, con Valentina Durante, Johan&Levi 2022.
Ha in preparazione il saggio Pratica del racconto, che uscirà per Racconti Edizioni nel 2024.

Ha lavorato come consulente editoriale e talent scout presso Sironi Editore, Giulio Einaudi Editore, Marsilio Editori, Laurana Editore.

Insegna scrittura e narrazione dal 1993. Nel 2011 ha fondato la Bottega di narrazione.