Come scrivere un racconto di Natale

di Giulio Mozzi (dal retroBottega di dicembre – per iscriverti, clicca qui) Per scrivere un racconto di Natale bisogna essere disponibili a correre il rischio del cattivo gusto. Il Natale, si sa, è screditato. È diventato, e da un bel pezzo, una festa consumistica. Contano i regali, le spese, le cene, i pranzi, le riunioniContinua a leggere “Come scrivere un racconto di Natale”

Essere Philip Roth

di Simone Salomoni “Bisogna essere terribilmente ingenui per non capire che uno scrittore è un artista che mette in scena quello che sa fare al meglio – soprattutto quando indossa la maschera della prima persona singolare. Questa potrebbe essere la miglior maschera per un secondo io. Alcuni (molti) fingono di essere più adorabili di quantoContinua a leggere “Essere Philip Roth”

I calzini bianchi e la letteratura

di Giulio Mozzi Il quotidiano on line «Il Post», che ha spesso anche interessanti articoli di costume, ha pubblicato nei giorni scorsi un pezzo intitolato: «I calzini bianchi ora sono accettabili. Sono considerati da sempre l’opposto dell’eleganza ma ormai si vedono spesso, anche con sandali e décolleté». Lo trovate qui. Poiché sono fatto come sonoContinua a leggere “I calzini bianchi e la letteratura”

Cosa leggere per scrivere storie del mistero

di Giorgia Tribuiani Il consiglio è di cominciare, se non si sono già affrontati, dai fondamentali: Il perturbante di Sigmund Freud, con il suo ricco catalogo di casi perturbanti e con l’analisi del racconto di E.T.A. Hoffmann, è anche un’utilissima sistematizzazione di tutti i primi studi dedicati alla materia; La letteratura fantastica di Tzvetan Todorov,Continua a leggere “Cosa leggere per scrivere storie del mistero”

«Si prende il testo e lo si scuote, lo si scuote, finché non ne piove giù la sostanza»

[Il sito La letteratura e noi, diretto da Romano Luperini, ha pubblicato l’8 aprile 2022 una lunga intervista a Giulio Mozzi, direttore della Bottega di narrazione, nell’ambito di un’inchiesta sulle scuole di scrittura in Italia condotta da Emanuele Zinato e Morena Marsilio. La riprendiamo integralmente.] [Qui sopra: Giulio Mozzi si confronta con un testo narrativo.]Continua a leggere “«Si prende il testo e lo si scuote, lo si scuote, finché non ne piove giù la sostanza»”

Scrivere il perturbante. Una lezione gratuita

La narrativa perturbante, in letteratura così come nelle altre arti, viene spesso assimilata alla narrativa di stampo orrorifico, inserita nell’ampia categoria delle opere cosiddette «di genere».Il perturbante, tuttavia, teorizzato nel celebre saggio di Freud e poi ripreso in chiave psicanalitica oltre che artistica, segue un proprio filone basato sulla perdita delle coordinate da parte dell’individuo,Continua a leggere “Scrivere il perturbante. Una lezione gratuita”

«Piccino», racconto di Rossella Caleca

di Rossella Caleca [Rossella Caleca ha frequentato il corso della Bottega di narrazione Il fantastico, condotto da Giorgia Tribuiani.Questo racconto è stato scritto nell’ambito di quel corso]. Andare sulla spiaggia dopo una mareggiata era la cosa che più amavo del mese di ottobre. Dopo le prime burrasche che annunciavano l’autunno, il mare tornava mio: viaContinua a leggere “«Piccino», racconto di Rossella Caleca”

Del perché alcuni omicidi sono più interessanti di altri, in letteratura

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione Non tutti gli omicidi sono uguali: ce ne sono di più interessanti e di meno interessanti dal punto di vista narrativo. Tra gli omicidi più interessanti si possono distinguere due categorie: quelli che sono più interessanti da subito e quelli che diventano interessanti nel corso delle indagini. EccoContinua a leggere “Del perché alcuni omicidi sono più interessanti di altri, in letteratura”

Per uccidere ci vuole occhio, ma anche per scovare gli assassini

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione Nei Racconti di padre Brown di G.K. Chesterton – che hanno per protagonista un sacerdote-investigatore – ce n’è uno particolarmente interessante. S’intitola L’uomo invisibile. La storia è classica: In un grande palazzo il signor Smythe – un uomo, va detto, piuttosto piccolo – scompare dal suo studio. VieneContinua a leggere “Per uccidere ci vuole occhio, ma anche per scovare gli assassini”

La mente crea connessioni, l’orecchio pure

di Arianna Uliandocente del corso «La musica delle storie» Alan Lomax (1915-2002) è stato un etnomusicologo guidato dall’ambizioso progetto di archiviare le musiche popolari del mondo. Nei suoi numerosi viaggi registrò i canti dei detenuti neri statunitensi, i ritmi dei discendenti degli schiavi africani, la musica popolare spagnola durante la dittatura franchista e, con DiegoContinua a leggere “La mente crea connessioni, l’orecchio pure”

Rinzaffare Schubert, ovvero come costruire una storia dentro un’altra storia

di Arianna Uliandocente del corso «La musica delle storie» Fra il 1989 e il 1990 Luciano Berio compone Rendering, un’opera per orchestra in tre movimenti – Allegro, Andante e Scherzo – per una durata totale di 33 minuti.La struttura è fatta di materiali che il trentunenne Franz Schubert aveva abbozzato nelle sue ultime settimane diContinua a leggere “Rinzaffare Schubert, ovvero come costruire una storia dentro un’altra storia”

Il reale è un caso particolare del possibile

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione Nel romanzo dello scrittore svizzero-tedesco Friedrich Dürrenmatt (lo vedete qui sopra) intitolato sfacciatamente Giustizia succede questo: al ristorante, sotto gli occhi di molti, uno stimato cittadino, il consigliere cantonale Kohler, uccide con un colpo di pistola un altro stimato cittadino, il professor Winter. Lo stupore di tutti èContinua a leggere “Il reale è un caso particolare del possibile”

Il proliferare dei particolari: romanzo giallo e prestidigitazione

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione «A piacergli, dei gialli, – scrive Paul Auster, riferendosi al protagonista Daniel Quinn, nelle prime pagine di «Città di vetro», il romanzo che apre la meritatamente celebre Trilogia di New York, – era il loro senso di pienezza ed economia. In un buon giallo nulla viene sprecato, nonContinua a leggere “Il proliferare dei particolari: romanzo giallo e prestidigitazione”

Raccontare di cose che non esistono

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione «A Wittgenstein piacevano i romanzi gialli, leggerli lo distraeva dalle sue profonde riflessioni. Per un filosofo che aspirava a spiegare tutti i problemi del mondo mediante la logica, una storia che propone un enigma, un omicidio o svariati omicidi, mettiamo, e che si sviluppa in base alle regoleContinua a leggere “Raccontare di cose che non esistono”

L’ombra, lo specchio, il mare, e il modo di leggere una poesia come se fosse un rebus

di Giulio Mozzi, direttore della Bottega di narrazione Mentre ch’assisa Nicedel mare alla pendicestava a specchiarsi in un piombato vetro,io, ch’essendole dietro,affisati i miei sguardi a l’acqua avea,l’ombra sua vi vedeacon la sinistra man di specchio ingombra:e ne lo specchio ancor l’ombra de l’ombra. L’autore è Tommaso Stigliani, un poeta del Seicento (nato nel 1573,Continua a leggere “L’ombra, lo specchio, il mare, e il modo di leggere una poesia come se fosse un rebus”

Dieci buoni motivi per non essere sé stessi quando si scrive di sé (o di qualcun altro)

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione 1. Se vi hanno detto che fare dell’autobiografia non va bene, vi hanno detto una sciocchezza. Si può benissimo fare dell’autobiografia, purché non di sé stessi. Ci sono esempi luminosi: per esempio il Davide di Carlo Coccioli o le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Entrambi questi romanziContinua a leggere “Dieci buoni motivi per non essere sé stessi quando si scrive di sé (o di qualcun altro)”

Dieci semplici cose che puoi fare per cominciare a lavorare sulla tua storia

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione 1. Prova a raccontare la tua storia in poche frasi, al limite in una frase sola (es.: “Due giovanotti vogliono sposarsi ma un cattivone, che per scommessa concupisce la ragazza, si mette in mezzo; dopo una serie di peripezie il cattivone sparisce e i due giovanotti si sposano”:Continua a leggere “Dieci semplici cose che puoi fare per cominciare a lavorare sulla tua storia”

Le parole sono importanti, ma anche il loro ordine lo è

di Giulio Mozzi, direttore della Bottega di narrazione Provo a spiegarmi con un esempio. L’esempio è molto piccolo, ma ci vuole un minimo di pazienza per arrivarci. Leggiamo un sonetto di Luis de Góngora (1561-1627), considerato uno dei sonetti più belli della letteratura spagnola: «Mientras, por competir con tu cabello,oro bruñido al Sol relumbra enContinua a leggere “Le parole sono importanti, ma anche il loro ordine lo è”