Titolo: Il dialogo.
Docente: Giorgia Tribuiani.
Tutor: Elisabetta Foresti.
Didattica: online, su piattaforma Zoom.
Durata: 8 appuntamenti da 3 ore ciascuno.
Calendario: dal 10 gennaio 2024, dalle 20 alle 23.
Quota d’iscrizione: 440 euro più iva (totale 537).
Il corso «Il dialogo» è uno dei moduli connessi al «Laboratorio annuale di narrazione»; può comunque essere frequentato autonomamente.
A chi non è mai capitato di imparare a memoria le battute migliori di un libro o di un film? di essere così affezionati a un dialogo da saperlo recitare alla perfezione, magari riproducendo anche il tono di voce dei personaggi?
Un buon dialogo è uno strumento fondamentale per chi vuole lavorare a una narrazione: aiuta a rappresentare la personalità dei personaggi e a metterli in relazione; permette di mandare avanti la trama e di sciogliere nodi importanti attraverso svelamenti e confessioni; consente di modulare la tensione creando momenti di suspense o, viceversa, distensivi.
Obiettivo del laboratorio – organizzato in otto incontri da tre ore e basato in buona parte su esercitazioni scritte e discussioni dei testi prodotti – sarà affinare le competenze di scrittura sul dialogo: nella prima parte del corso se ne sperimenterà la costruzione a partire da differenti situazioni; la seconda parte sarà invece interamente dedicata all’approfondimento del monologo.
Il corso-laboratorio, ideato e condotto da Giorgia Tribuiani, si svolgerà online sulla piattaforma Zoom. I testi prodotti riceveranno un tutoraggio tra una lezione e l’altra da parte di Elisabetta Foresti.
Calendario
«Il dialogo» si articolerà in 8 appuntamenti online da 3 ore ciascuno, dalle 20.00 alle 23.00.
_mercoledì 10 gennaio 2024
_mercoledì 17 gennaio 2024
_mercoledì 24 gennaio 2024
_mercoledì 31 gennaio 2024
_mercoledì 7 febbraio 2024
_mercoledì 14 febbraio 2024
_mercoledì 21 febbraio 2024
_mercoledì 28 febbraio 2024
Come ci si iscrive
Per iscriversi è sufficiente inviare un’email all’indirizzo bottegadinarrazione@gmail.com indicando la propria intenzione di frequentare il corso e fornendo i seguenti dati: nome completo, indirizzo di residenza, codice fiscale, eventuale partita iva.
La quota d’iscrizione
La quota di iscrizione è di 440 euro più iva (totale 537).
Al momento dell’iscrizione sarà chiesto il versamento di un acconto di 100 euro più iva (totale 122). Il saldo dovrà essere effettuato entro il 3 gennaio 2024.
In caso di non effettuazione del corso gli acconti saranno integralmente restituiti. In caso di mancata conferma dell’iscrizione l’acconto, salvo casi particolari e a discrezione della Bottega di narrazione, non sarà restituito.
Programma del corso
1) Introduzione al dialogo
Durante il primo incontro rifletteremo sul dialogo come “trattativa” e come elemento di snodo narrativo: vedremo dunque come far sì che quest’ultimo sia funzionale alla modulazione della tensione e allo sviluppo di una trama.
Durante la fase di laboratorio, i partecipanti saranno invitati a scrivere il primo dialogo; utilizzeremo poi la discussione per mettere in risalto le caratteristiche principali dei dialoghi (come l’uso di sottintesi e sottotesti) e per lavorare sull’equilibrio tra dialogo, gestualità dei personaggi e ambiente circostante.
2) Testi basati sul dialogo
Spesso un buon dialogo dice molto anche sull’azione che si sta svolgendo, sugli elementi che sono presenti sulla scena, sui personaggi coinvolti e sui loro gesti.
Nell’arco del secondo incontro lavoreremo su testi di autori noti (racconti e romanzi compiuti, o loro estratti) basati unicamente sul dialogo, soffermandoci sui modi che consentono di raccontare l’azione e l’ambiente circostante senza commentarli esplicitamente o ricorrere a descrizioni. Non mancheranno inoltre esempi presi in prestito dal cinema e dal fumetto.
Il laboratorio, con la relativa discussione dei testi, sarà utile a mettere in pratica quanto appreso.
3) Rapporti di forza
Un dialogo permette di conoscere le relazioni tra i personaggi e di modificarle: ma come possiamo mostrare un rapporto di forza attraverso di esso? e se il rapporto è legato ai ruoli (abbiamo in scena un direttore e il suo stagista, un insegnante e il suo allievo, un padre e il suo bambino) come possiamo costruire un dialogo senza cadere nello stereotipo dei ruoli stessi?
Il terzo incontro sarà prevalentemente laboratoriale: proveremo a immaginare una situazione di emergenza, a definire i personaggi attraverso le loro battute e a usare il dialogo come strumento di trasformazione del rapporto.
Una riflessione specifica verrà dedicata alla “postura” dei personaggi durante il dialogo.
4) La conversazione
Un altro modo per far emergere le relazioni tra i personaggi è coinvolgerli in una conversazione. Dai dialoghi presenti nel film Le Iene alla celeberrima scena dei biglietti da visita di American Psycho, la conversazione è uno dei momenti migliori per far conoscere al lettore preferenze, paure e piccole ossessioni dei personaggi.
Durante questo incontro proveremo a lavorare sulle voci dei personaggi, a delineare i temi della conversazione e a intrecciarli. Vedremo inoltre come una conversazione efficace sia in grado di far scivolare tra i temi del discorso anche elementi della scena e del contesto.
5) Il monologo
Nel quinto incontro rifletteremo sul monologo a partire da quanto appreso sul dialogo: dal suo utilizzo come parte di una “trattativa” all’attribuzione di un obiettivo (persuasivo, per esempio), passando per l’utilizzo di sottintesi e sottotesti. Ci concentreremo poi su tutti quegli elementi specifici del monologo che permettono di renderlo credibile e, al contempo, di mantenere alta l’attenzione del lettore: esempi, domande retoriche, gesti (del personaggio che sta conducendo il monologo o di chi lo ascolta) eccetera.
Durante il laboratorio, i partecipanti saranno invitati a scrivere un primo monologo a partire da quanto condiviso.
6) Svelare col monologo
Non è infrequente che ai monologhi vengano affidati gli svelamenti, magari con tanto di agnizione, ma come inserire un antefatto in un discorso senza tuttavia compromettere la tensione e l’agilità di quest’ultimo?
Il sesto incontro sarà dedicato a quei monologhi (o alle porzioni di monologo interne a un dialogo) che spezzano momentaneamente la scena presente per introdurre uno svelamento relativo a un fatto passato.
Il laboratorio metterà un accento particolare su come mantenere la tensione durante un monologo di questo tipo.
7) La telefonata
A volte, nel corso di una narrazione, capita di dover descrivere una telefonata, ma – magari a causa del punto di vista appartenente a un personaggio che si trova a origliare – di non poter riportare le parole di chi è all’altro capo del telefono.
Seppure, per certi versi, sia improprio parlare di “monologo”, siamo di fronte a un testo a una sola voce che ci costringe a lavorare sulle ellissi e ad alzare l’asticella nel gioco dei sottintesi, delle allusioni e delle battute di dialogo che raccontano la scena.
Durante il laboratorio lavoreremo su un dialogo precedentemente scritto trasformandolo in telefonata ed eliminando una delle due voci.
8) Il monologo interiore
Concluderemo il «Laboratorio sul dialogo» dedicando l’ultimo incontro al monologo interiore e alle sue varianti.
Riprendendo quanto appreso durante la quarta lezione, vedremo come questo tipo di monologo finisca spesso per essere modulato dall’ambiente circostante e in generale dal contesto.
Il laboratorio e la successiva discussione saranno utili a mettere alla prova quanto appreso.
La docente
Giorgia Tribuiani è nata nel 1985 ad Alba Adriatica e vive a Pescara. Laureata in Editoria e giornalismo, ha collaborato con varie testate giornalistiche e agenzie di stampa locali e nazionali. Ha pubblicato i romanzi Guasti (Voland, 2018), Blu (Fazi Editore, 2021) e Padri (Fazi Editore, 2022) e i racconti lunghi Binari (Hopefulmonster, 2022) e Superstar (Tetra-, 2022). È autrice del manuale Scrivere il perturbante (Dino Audino, 2023).