Docenti: Alessandro Lise, Giorgia Tribuiani
Durata: 18 ore
Inizio: 25 maggio 2022
Didattica: a distanza, su piattaforma Zoom
Numero massimo di iscritti: 15
Quota d’iscrizione: 360 euro più iva, intotale 439
Quanto e cosa un narratore
può imparare dal fumetto?
Da sempre lo studio di differenti forme espressive si rivela un ottimo modo per arricchire la riflessione su un’arte, o più in particolare sull’opera che si desidera realizzare: allargare l’orizzonte ad arti affini ci permette, quando lavoriamo a un racconto o a un romanzo, di sentirci ispirati da un quadro, di essere influenzati da una suggestione musicale, di ricevere l’illuminazione su una scena o sulla struttura da utilizzare guardando un film.
Da qui, l’idea di un laboratorio che mirasse a esplorare le possibilità della narrativa a partire dal fumetto: una forma artistica che condivide moltissimo con la letteratura, ma che ad alcune possibilità di quest’ultima affianca (o contrappone) l’immediatezza dell’immagine.
Il corso di scrittura creativa “Il racconto come arte sequenziale” è dunque pensato per chi desidera rinforzare, nelle proprie narrazioni, quegli aspetti compositivi che nel fumetto sono centrali – scene, montaggio, suspense. Alterna lezioni teoriche a momenti di laboratorio, in cui i partecipanti si cimenteranno nella stesura di un racconto attraverso gli step di lavorazione di una storia a fumetti, come la costruzione di uno storyboard e la stesura di una sceneggiatura.
Il corso, interamente online (si lavorerà tramite la piattaforma Zoom), è riservato a un massimo di 15 persone.
Docenti
Alessandro Lise e Giorgia Tribuiani
Calendario
“Il racconto come arte sequenziale”, corso-laboratorio promosso della Bottega di narrazione, si articolerà in 6 appuntamenti, ognuno della durata di 3 ore (dalle ore 19.00 alle ore 22.00).
- mercoledì 25 maggio 2022
- mercoledì 1 giugno 2022
- mercoledì 8 giugno 2022
- mercoledì 15 giugno 2022
- mercoledì 22 giugno 2022
- mercoledì 29 giugno 2022
- mercoledì 6 luglio 2022
- mercoledì 13 luglio 2022
L’iscrizione
Per iscriversi è sufficiente inviare un’email all’indirizzo bottegadinarrazione@gmail.com indicando la propria intenzione di frequentare il corso e fornendo i seguenti dati: nome completo, indirizzo di residenza, codice fiscale, eventuale partita iva.
La quota di iscrizione è di 360 euro più iva, in totale 439.
Al momento dell’iscrizione sarà chiesto il versamento di un acconto pari a 100 euro. Il saldo dovrà essere effettuato entro mercoledì 18 maggio 2022.
In caso di non effettuazione del corso gli acconti saranno integralmente restituiti. In caso di mancata conferma dell’iscrizione l’acconto, salvo casi particolari, non sarà restituito.
Programma del corso
1) Introduzione all’arte sequenziale
Come cambia la nostra fruizione del testo quando leggiamo un fumetto, e che cosa significa “arte sequenziale”?
Durante la prima lezione introdurremo le principali caratteristiche della narrazione a fumetti e dei suoi “processi produttivi”, soffermandoci sui punti di contatto e di divergenza con il racconto scritto.
Seguirà un’esercitazione di laboratorio orientata a cogliere le principali differenze espressive tra le due arti.
2) Costruire la scena a partire dal fumetto
Ogni volta che, in un testo di narrativa, desideriamo costruire una scena siamo chiamati a prendere una serie di decisioni: dalla selezione della scena stessa a quella dei suoi confini spaziali (cosa escludere? quali oggetti inserire? ci hanno insegnato che in narrativa è sempre bene mostrare, ma quanto?) e temporali (da quale momento fare iniziare la scena e quando concluderla? come dividerla dalla scena precedente e da quella successiva?), fino alla regia dei personaggi, dei dialoghi, del tempo.
Un buon fumetto può rivelarsi una miniera di indicazioni utili per la costruzione della scena: lo scopriremo durante il secondo incontro.
3) Il tempo del fumetto, il tempo della storia
Una delle differenze sostanziali tra narrativa e fumetto è l’uso del tempo. Mentre leggiamo un racconto, o guardiamo un film, il tempo del racconto fluisce in parallelo con la nostra esperienza di esso. Quando, invece, apriamo le pagine di un fumetto, vediamo una scena – tutta o in parte – davanti agli occhi, contemporaneamente. Il nostro sguardo passa di continuo, senza che ce ne accorgiamo, dal totale al particolare, e tuttavia la nostra esperienza di lettura non appare compromessa. Nel fumetto lo spazio diventa tempo (e viceversa): ma cosa significa? E come possiamo modulare questo spazio in modo da ottenere accelerazioni e rallentamenti nel ritmo della nostra storia?
4) La sceneggiatura
Nel corso del Novecento, il fumetto ha subito fortemente l’influenza del cinema, tanto che ne ha mutuato forme, metodi produttivi, linguaggio. Basti pensare al fatto che per scrivere una sceneggiatura di fumetti si usano quasi solo termini e inquadrature cinematografiche (fino al cortocircuito: ha senso parlare di «piano-sequenza» nel fumetto? O di «dolly»?).
In questa lezione cercheremo di vedere – anche attraverso una breve incursione nel linguaggio tecnico – cosa significa raccontare per immagini: proveremo a trasformare un’opera di narrativa in una sequenza a fumetti per capire in che modo questa trasformazione influisce sul lettore: cosa si perde? e cosa invece si guadagna?
5) Alternative all’immagine
Se è vero che l’immagine (o meglio il lavoro su di essa) può offrirci molti spunti sullo scrivere narrativa, in che modo, in assenza della sua immediatezza, possiamo raggiungere un effetto simile a quello che il fumetto ottiene grazie al colpo d’occhio?
Pensiamo a quelle volte in cui, voltando pagina, ci troviamo di fronte a un’immagine con il colpo di scena, o alla capacità del fumetto di gestire la deformazione della realtà a partire da un punto di vista: quali sono le tecniche alternative all’immagine che possiamo adottare nella scrittura?
Affronteremo l’argomento, anche attraverso una sessione di laboratorio, durante il quinto incontro.
6) Elementi di regia e montaggio
Uno dei grossi problemi che corre chi decide di scrivere (non solo fumetti) è quello di confondere la propria immaginazione con quanto si vedrà sulla pagina. Questo perché la nostra immaginazione tende a creare narrazioni in cui la continuità del racconto non è mai messa in discussione: le scene ci si presentano in testa, spesso, “come dei film”. Ma poi, la resa su carta, concreta, spesso non è all’altezza della nostra immaginazione iniziale.
Il racconto a fumetti è, per sua natura, un racconto continuamente spezzato: bisogna scegliere gli attimi, le immagini giuste che, messe in sequenza, creano l’illusione di movimento. Questa necessità di selezione ci permette di ragionare su cosa, nel nostro racconto, è necessario e cosa, invece, possiamo tagliare.
7) Dallo storyboard al racconto
Prendendo le mosse dalle trasposizioni a fumetti realizzate a partire da opere di narrativa compiremo, nel corso di questa lezione, il processo opposto: partiremo dal materiale elaborato durante il quarto e il sesto incontro per impostare e iniziare a scrivere un racconto.
Una parte dell’incontro verrà poi dedicata ai testi ibridi (si pensi alle opere di Alan Moore in cui ai capitoli a fumetti si alternano inserti di narrativa) per ragionare sul rapporto tra racconto scritto e racconto a fumetti.
8) Laboratorio finale
L’ultimo incontro sarà dedicato interamente alla discussione dei testi prodotti.
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