[Questo articolo è apparso nel quotidiano Il giornale di Vicenza, oggi 4 giugno 2015].
Può essere che – come sussurrano i maligni e/o gli invidiosi – si sia tuffato in quest´avventura per allontanare il più possibile l´ingresso a tempo pieno nelle aziende di famiglia, ma è certo che il prodotto risulta sicuramente apprezzabile. Giovanni Fiorina, 35 anni, due lauree, varesino di Gallarate con sangue vicentino (la mamma ha vissuto a lungo a Valdagno prima di emigrare per ragioni affettive in Lombardia), è in questi giorni nelle librerie con Masnago, un romanzo che ha trovato nella veneziana Marsilio una casa editrice convinta delle sue possibilità.
Masnago è un popoloso quartiere di Varese famoso oltre i confini cittadini anche per ospitare gli impianti sportivi, dallo stadio al palazzetto dello sport, quello che fa da sfondo alle gesta dei quattro protagonisti della storia. Andrea, Elena, Luca e Ale appartengono un po´ a tutti i generi della società, il ragazzo orfano di madre che all´amata pallacanestro è costretto a preferire il lavoro nell´azienda del padre, la figlia di un notaio che si ribella al progetto voluto per lei dai genitori, il giovane costretto a un lavoro saltuario da McDonald´s e la fidanzata dal carattere dominante con una spiccata attitudine per lo spaccio di droga.
Il tutto messo assieme tra svariati colpi di scena però con studiata e coinvolgente leggerezza per un libro da leggere tutto d´un fiato. E in mezzo, a mo´ di colonna sonora, qualche revival della gloriosa pallacanestro di Varese, quella che una volta si chiamava Ignis e che nel romanzo propone i vari Pozzecco e Meneghin (figlio) come punti di riferimento ed idoli indiscussi dei protagonisti. Fiorina ed il suo Masnago hanno iniziato in questi giorni il tour delle presentazioni, per il momento soprattutto in Lombardia ma sono previste a breve anche puntate in terra veneta.