di giuliomozzi
L’immagine che adorna questo terzo post di domande e risposte è una vecchia pubblicità della Hanes. Veniamo dunque alle domande relative al bando della Bottega di narrazione 2014-2015.
9. Ci sono preferenze riguardo al tipo di progetto narrativo? Sono preferibili progetti mainstream, oppure è ben accetta anche la narrativa di genere? (E nel caso, di che genere?).
E’ bene accetta la narrativa di genere. Per il giallo avevamo in mente di fare qualcosa di speciale, ma poi per una serie di ragioni che non sto qui a spiegare (anche personali) non abbiamo concluso. Ci sarà comunque, in primavera 2015, un “corso di introduzione al giallo” curato da Massimo Cassani. Ecco: per alcuni generi mi sento sommamente incompetente, e quindi credo che accetteremo i progetti solo se riusciamo a individuare dei docenti e/o dei tutores adatti. Altrimenti, non accetteremo il progetto e spiegheremo all’autore che la causa del rifiuto non è la cattiva qualità del progetto stesso, ma la nostra incompetenza.
10. Cento pagine già scritte, poco più o poco meno, sono un progetto narrativo? E se sì, cosa devo inviare?
Direi che cento pagine già scritte sono anche di più di un progetto narrativo. E bisogna mandare proprio quelle cento pagine lì. Magari accompagnate da una paginetta nella quale si spieghi (se l’autore l’ha già capito) come la storia dovrebbe andare a finire.
11. E’ necessario avere alle spalle un curriculum di studi letterari?
No. Io non ho un curriculum di studi letterari.
12. Ho scritto qualche racconto e ne ho in mente altri. Posso partecipare con un progetto di raccolta di racconti?
Sì, senz’altro. Sarà poi complicato trovare un editore: ma vedremo.
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Per il “mainstream” (io lo interpreto come narrativa classica) ci sono problemi, o accettate solo narrativa di genere?