Immaginare le storie, un corso con Valentina Durante e Giulio Mozzi

Bottega di narrazione, Scrittura creativa, Corso di scrittura creativa, Immagini, Immaginare, Inventare storie, come si scrive un romanzo

Docenti: Valentina Durante, Giulio Mozzi.
Ore totali: 24.
Costo: 350 euro più iva (totale 427 euro).
Offerta speciale: per chi si iscrive entro il 20 marzo, 300 euro più iva, in totale 366 euro.
Didattica: a distanza, su piattaforma Zoom.
Selezione all’ingresso: non è prevista.
Termini: dal 12 aprile al 10 maggio.
Numero massimo di iscritti: 16.

Il luogo comune dice: “Se vuoi scrivere, prima leggi!”. Ma sarebbe altrettanto importante dirsi: “Se vuoi scrivere, prima guarda!”. Perché, infatti, una narrazione nasce sempre da una visione, e lo scopo di una narrazione non è altro che far nascere nella mente di chi legge una visione identica – o almeno molto somigliante.

Una narrazione non è altro che una sequenza di scene, eventualmente collegate da passi che riassumono brevemente eventi di minor conto. E una scena è molto simile a un quadro: richiede uno spazio definito, degli oggetti in questo spazio, dei personaggi che nello spazio si muovono, delle azioni che vengono compiute. Naturalmente un quadro può contenere anche più di una scena, per esempio:

In questa Annunciazione del Beato Angelico (conservata al Prado di Madrid) sono in atto contemporaneamente tre scene: una scena in primo piano (l’angelo che parla a Maria), una scena sullo sfondo (Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre) e una scena mistica (la luce che dal cielo scende a benedire e fecondare Maria). Ma allo stesso modo una scena narrata può contenere più scene al proprio interno: l’esempio classico è quello della scena d’inganno, in cui ciò che avviene è una cosa per l’ingannatore e tutt’altra cosa per l’ingannato. Dal capitolo xxxiii dei Promessi sposi (quello in cui don Rodrigo scopre di avere la peste):

Afferrò il campanello, e lo scosse con violenza. Comparve subito il Griso, il quale stava all’erta. Si fermò a una certa distanza dal letto; guardò attentamente il padrone, e s’accertò di quello che, la sera, aveva congetturato.
– Griso! – disse don Rodrigo, rizzandosi stentatamente a sedere: – tu sei sempre stato il mio fido.
– Sì, signore.
– T’ho sempre fatto del bene.
– Per sua bontà.
– Di te mi posso fidare…!
– Diavolo!
– Sto male, Griso.
– Me n’ero accorto.
– Se guarisco, ti farò del bene ancor più di quello che te n’ho fatto per il passato.
Il Griso non rispose nulla, e stette aspettando dove andassero a parare questi preamboli.

Quel “Me n’ero accorto” pronunciato dal Griso ci dice, per l’appunto, che due eventi contemporaneamente si stanno svolgendo: don Rodrigo crede di aver avuta la conferma della fedeltà del suo servitore; mentre il servitore ha deciso che, essendo il padrone ormai spacciato, potrà tranquillamente tradirlo e approfittarsene.

Il corso Immaginare le storie, condotto da Valentina Durante e Giulio Mozzi, vuole essere un’introduzione all’uso delle immagini – ma, più esattamente: all’uso dell’osservazione delle immagini – per incrementare la propria capacità di inventare e immaginare scene, sequenze di scene e narrazioni. Ci si confronterà con immagini d’ogni genere: dalla pittura alla fotografia, dal packaging delle merci ai fotogrammi cinematografici, dalle sculture alle installazioni, dai disegni dei bambini alle inserzioni pubblicitarie. Perché in ogni immagine c’è un senso narrativo, così come in ogni narrazione c’è un senso immaginale.

Imparare a guardare le immagini significa dunque imparare a riconoscere i movimenti narrativi che esse contengono. Proviamo a esaminare, per esempio, l’immagine che abbiamo scelto per la testata di questo articolo (in alto), tratta dalla serie d’animazione BoJack Horseman: il cui protagonista, appunto l’uomo-cavallo BoJack, è un attore hollivodyano dal grande passato e dal presente schifoso. Non è difficile non riconoscere, appesa al muro, una sorta di variazione-BoJack di un celeberrimo quadro di David Hockney, Ritratto di un artista (Piscina con due figure):

Sopra la libreria, contro la finestra, un’altra immagine più piccola: la copertina di una rivista con ritratto lo stesso Bojack Horseman nel momento più alto della sua carriera, quando la sitcom di cui era protagonista, Horsin’ around, aveva grande successo. Lo spettatore che sia giunto a questo punto della serie (siamo alle prime puntate) la riconoscerà. La donna seduta sta intervistando Bojack per scrivere una sua “biografia autorizzata”. BoJack, in piedi, le parla. I due personaggi stanno tra due immagini opposte: quella della fama e gloria (sopra la libreria) e quella di una morte per annegamento (sulla parete): situazione ideale per ricapitolare una vita.

Il particolare potere che hanno le immagini, quello di riuscire a includere molto, e contenere in un solo colpo d’occhio un’intera vita, può essere utilmente studiato e compreso – e riversato nella pratica di scrittura.

Il programma

Il corso si svolge a distanza sulla piattaforma Zoom. Prevede alcune lezioni frontali, lo svolgimento di esercizi, la discussione di testi prodotti dai partecipanti. Abbiamo l’abitudine di registrare tutti gli incontri e di metterli successivamente a disposizione di chi voglia rivederli (o di chi sia stato assente).

Primo incontro, lunedì 12 aprile, ore 19-22. . Specchi. Immagini duplicate, moltiplicate, stravolte e spezzate. La narrazione del doppio, l’incubo dell’identità.

Secondo incontro, lunedì 19 aprile, ore 19-22.. Autoritratti. Dire ciò che si è, ciò che si crede di essere, ciò che gli altri dicono che noi siamo. I molti strati della narrazione in prima persona.

Terzo incontro, lunedì 26 aprile, ore 19-22. Gesti. Gesti originali, gesti convenzionali, gesti stereotipati; gesti visibili e gesti invisibili. Come far agire i personaggi nella scena.

Quarto incontro, lunedì 3 maggio, ore 19-22. L’immagine nell’immagine, la storia nella storia. I mille trucchi della mise en abyme.

Quinto incontro, lunedì 10 maggio, ore 19-22. Sequenze. Accostamenti logici e illogici. La narrazione dell’ordinario e dello straordinario.

Sesto, settimo, ottavo incontro, lunedì 17, 24 e 31 maggio. Discussione dei testi prodotti dai partecipanti.

Iscrizione e costi

Il costo dell’iscrizione al seminario Immaginare le storie è di 350 euro più iva, in totale 427 euro. Per chi si iscriverà entro il 20 marzo è previsto uno sconto: 300 euro più iva, in totale 366 euro.

All’atto dell’iscrizione sarà richiesto il versamento di un acconto di 100 euro più iva (totale 122). Il saldo dovrà avvenire entro la data d’inizio del corso. In caso di ritiro l’acconto non sarà restituito. Nel caso in cui il corso non avesse luogo l’acconto sarà integralmente restituito.

Per iscriversi è necessario mandare un’email all’indirizzo bottegadinarrazione@gmail.com segnalando la propria intenzione di partecipare al corso, e indicando il proprio indirizzo di residenza, il codice fiscale ed eventualmente la partita iva (sono i dati necessari per la fatturazione).

I docenti

Valentina Durante, nata a Montebelluna nel 1975, è copywriter e consulente di comunicazione freelance. Fino al 2009 ha lavorato come ricercatrice di tendenze coordinando per la Camera di Commercio di Treviso un gruppo di stilisti, designer, artisti, progettisti e fotografi. Il suo primo romanzo – La proibizione – è uscito nel 2019 per l’editore Laurana; il secondo, Enne, nel 2020 per l’editore Voland. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle riviste Altri Animali, Leggendaria, L’ircocervo, Vibrisse e nella raccolta Polittico (Caffèorchidea, 2019). Dal 2019 collabora con la Bottega di narrazione.

Giulio Mozzi è nato nel 1960. Abita a Padova. Ha pubblicato sette raccolte di racconti: Questo è il giardino, Theoria 1993; La felicità terrena, Einaudi 1996; Il male naturale, Mondadori 1998; Fantasmi e fughe, Einaudi 1999; Fiction, Einaudi 2000; Sono l’ultimo a scendere, Mondadori 2009; Favole del morire, Laurana 2015.
Lavora nell’editoria come talent scout e ha seguito le prime pubblicazioni di Tullio Avoledo, Mariolina Venezia, Diego De Silva, Laura Pugno, Nicola Garlini, Alberto Garlini, Vitaliano Trevisan, Alessandra Sarchi, Giorgio Falco e altri.
Dal 1993 insegna scrittura creativa. Ha tenuto corsi e seminari presso le università di Padova, Torino, Bari e Siracusa, la Scuola Holden di Torino, l’Università del progetto di Reggio Emilia, e una quantità di altre istituzioni culturali.
Ha pubblicato due raccolte di conversazioni sullo scrivere e il narrare (Parole private dette in pubblico, Theoria 1997, Lezioni di scrittura, Fernandel 2001), il (non) Un corso di scrittura e narrazione, Terre di Mezzo 2009, e due fortunati manuali scritti in coppia con Stefano Brugnolo (docente di Letteratura comparata presso l’Università di Pisa): Ricettario di scrittura creativa, Zanichelli 2000, e L’officina della parola, Sironi 2014.
Nel 2019 ha pubblicato un Oracolo manuale per scrittrici e scrittori, al quale ha fatto seguito nel 2020 un Oracolo manuale per poete e poeti, scritto in coppia con la scrittrice e poeta Laura Pugno (entrambi per Sonzogno).
Il suo primo romanzo, Le ripetizioni è uscito nel 2021 per Marsilio.

4 pensieri riguardo “Immaginare le storie, un corso con Valentina Durante e Giulio Mozzi

  1. Molto interessante. Nella descrizione si precisa che il corso prevede alcune lezioni in presenza: dove si svolgeranno e in quali date e orari?
    Sono una docente, il corso si può pagare con la Carta Docenti?
    Grazie.

  2. Gentile Attilia, il corso prevede alcune “lezioni frontali”: che, come tutto il resto, si svolgeranno sulla piattaforma Zoom, negli orari indicati. Non è prevista nessuna lezione in presenza.
    Putroppo non è possibile pagare con la Carta docenti.

  3. Salve! Sono molto interessato.
    Spero di riuscire a concretizzare la partecipazione!

    A presto!

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