La primavera è tempo di progetti. Alla Bottega di narrazione stiamo cercando di immmaginare che cosa potremmo fare nel prossimo anno (scolastico), o nei prossimi anni. Quella che ci manca, è una seria “indagine di mercato”. E’ possibile – anzi probabile – che tra ciò che piacerebbe fare a noi, tra ciò che immaginiamo possa interessare a un ipotetico pubblico, e ciò che al pubblico reale effettivamente interessa, ci sia qualche differenza. Per questa ragione proviamo a proporre delle domande. Sono una decina. Queste sono la quinta, la sesta e la settima (qui le prime due, qui la terza e la quarta). Grazie a chi risponderà.
5. Mettiamo che ti venga proposto un corso di scrittura e narrazione breve (diciamo: un fine settimana, per un totale di 16/18 ore; una decina di appuntamenti serali, per una ventina d’ore circa), dedicato a un argomento specifico che ti interessa (es.: il colpo di scena, l’autobiografia, l’uso degli aggettivi, la revisione ecc.) e con un insegnante che ti convince: quanto saresti disposto a spendere per frequentarlo?
6. Mettiamo che ti venga proposto un corso di scrittura e narrazione più consistente (diciamo: cinque fine settimana, per un totale 80/90 ore; o una trentina di appuntamenti serali), dedicato a una formazione di base (e naturalmente con un insegnante che ti convinca): quanto saresti disposto a spendere per frequentarlo?
7. Spesso si dice che si dovrebbero organizzare dei corsi di lettura, piuttosto che dei corsi di scrittura e narrazione: sei d’accordo? E: se l’idea di un corso di lettura ti interessa e ti incuriosisce, che tipo di contenuti vorresti che ti venissero offerti? (es.: lettura analitica di pochi testi, lettura di molti testi, guida alla lettura di testi contemporanei, guida alla lettura di testi classici; guida alla letteratura italiana, guida alla letteratura Usa, guida alla letteratura danese; fondamenti di narratologia e/o stilistica; altro; varie ed eventuali).

5. Quantificare e dare un valore al lavoro e alla professionalità altrui non è semplice e rischia di mancare di rispetto. Tuttavia, ipotizzando un gruppo dai quindici ai venti partecipanti – gruppo a mio avviso gestibile quando sono previste anche esercitazioni pratiche -, troverei sostenibile un costo attorno ai duecento euro, sia per la prima che per la seconda proposta.
6. Vale quanto scritto sopra. Ragionando col portafogli in mano e tenendo conto anche di eventuali costi di trasferta, penso che una spesa sostenibile sia attorno a 600/700 euro.
7. Imparare a leggere è fondamentale per imparare a scrivere e non mi riferisco alle competenze che si acquisiscono alle elementari! Mi piacerebbe un corso in cui si analizzano testi di volta in volta appartenenti a generi diversi per capirne le differenze
5. breve. Sui 20€ orari;
6. medio/ lungo. sui 10/15€ orari a seconda della lunghezza;
7. mi interessa imparare a leggere per imparare a scrivere, I corsi di lettura non mi sembrano alternativi alla scrittura ma complementari. Nel dettaglio io seguirei, in questo ordine: lettura di molti testi;lettura analitica di pochi testi; guida alla lettura di testi classici; guida alla lettura di testi contemporanei. Ps:dai classici espungerei Manzoni!
Perché espungere Manzoni?
sono interessato a incontri in fine settimana. Abito a Verona e per gli incontri serali sarei in difficoltà (a meno che si tengano a Padova). Sarei disponibile a pagare 150/200 euro per il corso di 16 ore, e 800/900 per quello di 80 ore. Ultima domanda: mi interesserebbero la lettura analitica di pochi testi e i fondamenti di narratologia e stilistica.
5. Non saprei. In genere il problema “soldi” – per quel che mi riguarda – più che dal “valore” reale della proposta, credo dipenda dalla disponibilità di ogni singolo. In altre parole penso che quando un utente dice che “costa troppo”, non intenda dire “per quel che mi offri”, ma “per le mie tasche, purtroppo”. In seconda battuta arriva il reale interesse. Magari per un corso che mi interessa davvero (a pari quantità di ore) potrei spendere tanto, ad esempio per la revisione fatta insieme (350 euro), mentre non sarei disposta a spendere un centesimo per “l’autobiografia” (tanto per fare un altro esempio).
6. Temo che una “formazione di base” così sostanziosa non la seguirei, più che per il costo, per il tempo. Mentre mi interessa molto la Bottega.
7. Credo che siano due cose completamente diverse e non necessariamente complementari: esistono corsi di cucina e poi di enologia; o karate e judo: uno non potrebbe sostituirsi all’altro ottenendo lo stesso risultato. Personalmente non parteciperei a nessun corso di lettura (tra l’altro di questi ce ne sono diversi anche nella mia regione e non mi attirano per nulla). Perché? Forse perché c’è già così poco tempo che preferisco scegliermi le cose da leggere; o forse perché farei troppa fatica in quanto non sono molto “dotata” per la lettura. Ad ogni modo chi sostiene questa “teoria” del “sarebbe meglio…” in realtà mi risulta spesso come il solito critico che vuole gettare fango sui tanti apprendisti-autori. Come a dire: “Comincia a imparare a leggere prima di provare a scrivere”. Magari per qualcuno è vero, ma preferisco pensarla alla Cotroneo che nel suo ultimo libro ha affermato che: “Non è vero che per scrivere bene bisogna leggere”
PS: ho letto i Promessi sposi all’età di 28 anni (se non ricordo male) e mi ha appassionata moltissimo. Però è anche vero che non me lo sono mai trovato tra le mani sui banchi di scuola.
“Perché espungere Manzoni?” Mi è odioso, non so perchè.
Andrea: io non sopporto Henry James, ma non mi sognerei mai di proporre di espungerlo dai programmi scolastici – e consiglio sempre di leggerlo.
1. 200 euro
2. 800 euro
3. Lettura di testi molto diversi tra loro. Analisi di divergi generi, stili, strutture narrative.
C.
5 e 6 – Come già detto nella risposta 1) non mi interessano attività d’aula ma percorsi didattici online che prevedano una qualche interazione con il docente. Una forbice ragionevole di prezzo, a seconda della lunghezza e appunto dell’interazione, potrebbe essere dai 300 ai 1000 euro.
7 – Che in un corso di narrazione si insegni a leggere mi pare cosa ragionevole. Vorrei però imparare a leggere così come legge o dovrebbe leggere qualcuno che sa scrivere: sembra una sfumatura da poco ma non lo è (almeno non lo è per me). Detto questo, trovo certo utilissimi sia i classici che i contemporanei (meglio poche opere, ben analizzate) ma, oltre ai giganti sulle cui spalle io dovrei presumibilmente salire, mi interesserebbe anche che venissero letti e commentati dei testi che non funzionano, francamente brutti, di esordienti che mai esordiranno (anonimi, per carità, non si tratta di mettere alla gogna la gente). Si impara molto da chi sa fare, ma altrettanto da chi non sa fare.
Valentina: l’ultima cosa che scrivi è verissima.
Personalmente la modalità ” un fine settimana” è l’unica che potrei permettermi in termini di impegno temporale. E anche l’idea di lavorare su un aspetto specifico mi sprosciutta assai: per una cosa di 12-16 ore sulla gestione dei salti spazi temporali, magari con cambio di soggetto, e di tempo, aggiungendo un seminario di un’ora sulla punteggiatura creativa, ecco credo che sarebbe acquistabile per 20-25 euro/ora, a patto che non ci siano più di sei partecipanti. Per corsi di questo tipo facilitazioni logistiche sarebbero molto apprezzate e ovviamente facile raggiunibilità della location (non dico lo Sheraton Airport di Fiumicino, ma insomma ci siamo capiti).
Andy: uun “seminario di un’ora” sulla “punteggiatura creativa” non è credibile. Su salti e spazi temporali conviene leggere Figure III di Gérard Genette (che si può leggere solo dopo aver letto Dalla parte di Swann di Marcel Proust). Molto economico, e straordinariamente fruttuoso.
Grazie del consiglio Giulio. Il seminario di punteggiatura creativa non è credibile perchè? Per la durata (troppo breve?)? O per la definizione stessa?
E i corsi di scrittura/lettura hanno lo stesso approccio illusorio dei concorsi letterari e simili…
https://michelenigro.wordpress.com/2015/05/09/perche-non-bisognerebbe-partecipare-a-concorsi-letterari-a-pagamento-o-a-nessuno-di-essi/
Per la durata, Andy. E poi l’aggettivo “creativo”, appiccicato un po’ dovunque, comincia a stufarmi.
Michele: qui propongo un diverso approccio alla questione (stando all’approccio tuo, bisognerebbe astenersi dal partecipare anche al Premio Calvino: che invece è un’ottima porta d’ingresso al mondo editoriale).
Grazie Giulio, leggerò il tuo approccio con molto interesse… E’ chiaro che ci sono molte eccezioni da valutare singolarmente…
5 – Difficile quantificare, sono d’accordo anch’io che ognuno poi fa i conti col proprio portafoglio. Per un fine settimana, 150/200/300 euro, non oltre, ma è interessante la formula concentrata che può avere come aspetto negativo il troppo-pieno, ma che aiuta chi non ha molto tempo a disposizione e soprattutto l’immersione totale nell’argomento regala concentrazione mentale e buoni risultati.
6 – Trenta incontri, cinque o sei fine settimana: bellissimo ma di difficile attuazione. I costi non potrebbero essere che intorno a 700/800 euro, impossibile farli costare di meno, credo. Ma proprio per questo, di difficile approccio per chi ha reddito fisso e magari non molto alto. (ecco che ritorna il problema del portafoglio: ma come si fa a valutare un corso come un vino? Non potrei mai spendere poco per un vino buono, non mi fido, ci sono costi al di sotto dei quali si scade nell’infima qualità, ma non riesco a decidere su prezzi “scontati” per un corso di scrittura, mi sembrerebbe di disonorare il lavoro di chi ci mette del suo)
7 – leggere, nel corso della vita, oltre a cambiarci, cambia anche il nostro approccio alla vita. Ma resta il fatto che anche noi , cambiando, leggiamo in modo diverso secondo l’età. Ecco I Promessi Sposi d’attualità: riletti prorpio in questi mesi, mi hanno regalato momenti indimenticabili, certo non gli stessi che avevo avuto in adolescenza. Quindi ben venga la lettura, anche con dei binari da seguire, tanto poi la passione farà da motore.
Punteggiatura creativa come definizione si fa esattamente beffe dell’abuso del termine creativo per cose che di creativo hanno ben poco.
5- 350€
6- 750€
7- secondo me se il corso di scrittura è valido, insegna anche a leggere. Se nel corso di scrittura di analizzano testi, stili si fanno esempi concreti e -magari- si danno da leggere a casa, non serve, a mio avviso, un corso di lettura
5) sui 150/200 euro se è nella mia città. Se devo spostarmi, non so, dovrei aggiungere le spese di spostamento.
6) Non saprei. In questo momento sono un po’ renitente a frequentare corsi di narrazione e scrittura, e questa mia “indisponenza” potrebbe influenzare la risposta.
7) non credo che un corso di lettura possa sostituire uno di narrazione e scrittura. Sono due cose complementari, semmai.
Ho seguito, anni fa, un corso di lettura, da cui ho avuto molti stimoli. Penso che il successo fosse dovuto all’insegnante: infatti, ulteriori corsi di lettura, nella stessa associazione, con altri insegnanti, non hanno avuto il medesimo successo e la medesima adesione.
La conduttrice presentava libri di sua scelta, ci diceva quale libro e noi ci preparavamo e portavamo il nostro apporto. Il corso era di un’ora alla settimana per circa cinque mesi, quindi, da una settimana all’altra, avevamo il tempo di prepararci. Venivano anche accettati nostri suggerimenti su libri da portare in lettura: in questo caso, oltre all’opinione della conduttrice del corso, veniva chiesto anche il parere dei partecipanti, se interessava a loro discutere di tale testo oppure no.
Qui ho “scoperto”, per esempio, le “Lettere di Van Gogh al fratello” e “I cani abbaiano”, di Truman Capote, che non conoscevo e che mi hanno interessato molto.
La lettura di testi validi per me è di estremo stimolo per la mia stessa scrittura.
In questo periodo sono molto attirata dai corsi residenziali che molte scuole tengono d’estate: di solito è una settimana in un agriturismo, da una qualche parte d’Italia.
Spero che Giulio sia invogliato ad organizzarne uno, prima o poi, anche se presumo che sia un grosso impegno.
Ma l’idea di avere Giulio Mozzi a disposizione e sotto le grinfie per una settimana intera, è elettrizzante.
(Giulio, sto ancora attendendo che rispondi alle mie mail o che mi richiami telefonicamente, ma forse, per te, questo è un periodo di impegno massiccio).
5) Intorno ai 150, massimo 300 euro.
6) Dai 500 a massimo 1000 euro.
7) Mi interesserebbero molto. Visto che preferisco la lettura analitica di pochi testi preferirei che fossero indirizzati ad argomenti specifici: letteratura horror, gialla, rosa letteratura del ‘900, romanzo russo… faccio esempi a caso… ecc. Vorrei che analizzassero aspetti tecnici della scrittura. Non vorrei che somigliassero alle letture stilistiche che si fanno all’università.
Meumble meumble, non saprei.
L’unica certezza che ho è che pecunia non olet.
Quindi, se l’insegnante è anche profumato, un milione e anche più.