100 lezioni di scrittura creativa / 29 (dove si spiega come si può diventare uno scrittore gratis)

Scrittura creativa

di Giulio Mozzi

[Diversi anni fa Gianni Bonina mi chiese di compilare per la rivista Stilos una rubrica che fosse qualcosa come “un corso di scrittura creativa a puntate”. Scrissi 100 puntate. Se le volete tutte in un colpo, le trovate qui. Rielaborate e aggiustate, le 100 puntate sono diventate anche un libro, pubblicato da Terre di mezzo: (non) un corso di scrittura e narrazione. Da oggi le ripubblicherò qui, una al giorno (salvo inconvenienti e incidenti); e cercherò di rispondere a eventuali domande, obiezioni, dubbi eccetera. Occasionalmente inserirò negli articoli, come approfondimento, qualcuna delle mie videolezioni].

Buongiorno. Un collaboratore d’un quotidiano mi chiede, un paio di giorni fa, di segnalargli corsi e laboratori di scrittura che inizino nel mese di settembre [vi ricordo che l’articolo è stato scritto diversi anni fa…]. Io gli dico: «Mi dia un paio d’ore»; scartabello le mie carte, do un’occhiata ai miei archivi; poi mi attacco alla rete, visito un po’ di siti bene aggiornati; alla fine faccio una lista di corsi e laboratori, e gliela giro. S’intende che non è una lista completa; come ha chiesto a me, questo collaboratore d’un quotidiano avrà chiesto ad altri.

Dunque.

Girellando per la rete, volando di sito in sito a caccia di corsi e laboratori di scrittura dei quali mi fosse sfuggita la notizia, trovo questo annuncio:

VUOI DIVENTARE UNO SCRITTORE? GRATIS? ALMENO PROVARE? Diventare scrittori gratis? Cosa significa? Significa che quest’anno, ad Arezzo Wave, apre, dal 3 al 6 luglio WORD STAGE, puoi partecipare a laboratori di scrittura gratuiti condotti da gente come Lucarelli, Nove, Scarpa, Montanari… E se aggiungessi che tra coloro che partecipano ai laboratori sarà scelto il miglior racconto da inserire, assieme ai racconti di Scarpa, Evangelisti, Voltolini, Rigosi, Cornia, Nori… nell’antologia de “La Biblioteca di Riccardo – Circolo Aurora”? [l’annuncio è ancora in rete, qui]

Il corso è già scaduto; ma l’annuncio mi fa impressione.

Dunque.

«Diventare uno scrittore gratis» mi suona un po’ come «Perdere sette chili in sette giorni senza rinunciare a sbafare di tutto». Non voglio dire che per «diventare uno scrittore» uno debba frequentare per forza un corso costosissimo. È che quel «gratis» mi sembra equivalere a un «senza fatica», «in sette giorni», eccetera.

In realtà «Diventare uno scrittore gratis» suona come un’occasione, un’eccezione rispetto alla norma, che sarebbe: «Diventare uno scrittore pagando (caro)». Quindi l’idea che sta dietro il «Diventare uno scrittore gratis» è: «Normalmente, per “diventare uno scrittore”, bisogna spendere molti soldi (e/o fare molta fatica); noi ti offriamo, occasione unica ed eccezionale, di “diventare uno scrittore” senza spendere nulla, e facendo anche poca fatica».

Questa “offerta speciale”, in somma, non va contro, ma va a rafforzare l’idea che per “diventare scrittori” sia necessario passare attraverso costosi corsi e laboratori di scrittura. Come un annuncio che dicesse: «Vieni in vacanza nel nostro villaggio, per sette giorni potrai fare sesso con chiunque vorrai»; che ha come “sfondo” l’idea che tanti siano sessualmente repressi e insoddisfatti.

Poi.

«Tra coloro che partecipano ai laboratori sarà scelto il miglior racconto da inserire, assieme ai racconti di Scarpa, Evangelisti, Voltolini, Rigosi, Cornia, Nori…». Ossia: noi ti forniamo l’occasione per diventare (gratis) uno scrittore; però non è poi così facile; in realtà uno solo dei partecipanti diventerà uno scrittore; infatti uno solo dei partecipanti sarà ammesso a pubblicare al fianco di Scarpa, Evangelisti, Voltolini, Rigosi, Cornia, Nori eccetera, che sono già degli scrittori.

Quindi, per essere considerati, o almeno considerarsi, «uno scrittore», bisogna potersi idealmente sedere a fianco di Scarpa Evangelisti eccetera: che sono «Autori Autorizzati», secondo la felice definizione dello stesso Scarpa (potete leggerla in rete, qui). «Diventare uno scrittore», a questo punto, è come ottenere un patentino. E questo patentino si ottiene pagando, frequentando costosi corsi e laboratori di scrittura. Occasionalmente, una volta l’anno, il patentino è disponibile gratis. Una specie di iniziativa promozionale.

Che poi Scarpa, Evangelisti, Voltolini, Rigosi, Cornia, Nori eccetera, siano «diventati scrittori», ossia «Autori Autorizzati», in tutt’altro modo e per tutt’altre vie; questo non conta. E non ha neanche senso dirlo, tutto sommato, perché le “vie d’accesso” alla pubblicazione, al «diventare scrittori», non sono per nulla codificate. Non c’è un percorso da fare, non serve un diploma, non ci sono concorsi che ti “laureino” scrittore. In assenza di percorsi riconoscibili, chiunque ha la possibilità di metter fuori un annuncio e dire: «Vuoi diventare scrittore? Gratis?».

***

Dove voglio arrivare? A questo:

Esiste ormai un vasto mercato di corsi, laboratori, stage di scrittura. Sono così tanti che ne perdo il conto. Di per sé non ci trovo niente di male. Esiste anche un vasto mercato di corsi di salsa e merengue, di corsi di nuoto, di corsi d’inglese.

Personalmente credo che sia un bene, se molte persone si accostano o riaccostano alla scrittura. Una delle ragioni per le quali mi piace questo mio mestiere di insegnante di scrittura e narrazione è che lo trovo un mestiere utile.
Non ho neanche problemi di concorrenza. Ho lavoro che mi basta.

Però:

Mi scoccia che circolino annunci come quello che ho riportato e discusso. Mi scoccia davvero. Magari poi il laboratorio sarà stato, in sé e per sé, una bella cosa. Guardo i docenti: Carlo Lucarelli è un insegnante strepitoso (l’ho visto in azione), Tiziano Scarpa idem, Aldo Nove e Raul Montanari non li ho mai visti in aula ma sono persone intelligenti e capaci. [Successivamente ho visto in aula Montanari: molto, molto bravo]

Il punto non è la qualità del corso. Il punto è la modalità di presentazione.

Due o tre persone al giorno mi scrivono per avere notizie di corsi che si svolgano dalle loro parti, o per chiedermi un’opinione sulla “credibilità” di questo o quel corso al quale stanno pensando di iscriversi.

Posso dare una sola indicazione. Tanto più è basso il profilo, tanto più è credibile la faccenda: un corso per «migliorare il proprio stile» è più credibile di un corso per «diventare scrittori».

E tanto più il prezzo vi pare congruo (rispetto alle ore, ai docenti reclutati ecc.), tanto più è credibile la faccenda (il troppo e il troppo poco sono cattivi segnali): tenendo conto che ci sono iniziative di enti pubblici (biblioteche, di solito) che per ragioni ovvie costano meno delle iniziative private.

Buona settimana.

[Ciliegina sulla torta. Dopo aver scritto questo articolo, continuai a pensarci su. Qualche giorno dopo mi sentii con Aldo Nove. Gli domandai: “Senti, ma questo corso ad Arezzo…”, “Quale corso?”, “Quel corso lì, che c’era ad Arezzo Wave, dove sei stato anche tu…”, “Ma quando?”, “Ai primi di luglio”, “Non ho fatto nessun corso ad Arezzo”, “Ma dovevi farne uno?”, “Macché”; mi venne allora un dubbio; sentii Tiziano Scarpa e Carlo Lucarelli: ebbi l’identica risposta].

Minneapolis. La celeberrima ciliegia di Claes Oldenburg
Minneapolis. La celeberrima ciliegia di Claes Oldenburg

Una opinione su "100 lezioni di scrittura creativa / 29 (dove si spiega come si può diventare uno scrittore gratis)"

  1. Chissà se poi l’evento c’è stato, se è stato scelto un “migliore”, se l’antologia è uscita, ecc.

I commenti sono chiusi.