
di Giulio Mozzi
1. Non esiste la scrittura creativa. Esiste la scrittura.
2. Chiunque sostenga che la scrittura creativa è un tipo particolare di scrittura, dice una sciocchezza.
3. Peraltro, non esiste la scrittura. Esiste la produzione di testi.
4. Un testo deve aderire al proprio scopo. Nient’altro è importante.
5. Per aderire al proprio scopo, un testo deve fare uso dei mezzi appropriati.
6. Perché un testo aderisca al proprio scopo è indispensabile che l’autrice o autore abbia ben chiaro lo scopo.
7. La chiarezza sullo scopo può arrivare in corso d’opera.
8. Non tutti possono sensatamente darsi lo scopo di correre come il vento o saltare come cavallette: analogamente, non tutti possono sensatamente darsi lo scopo di produrre testi di grande bellezza.
9. La vita è piena di cose molto interessanti.
10. Una di queste affermazioni è falsa (forse quest’ultima).
L’affermazione più vera è la 8: “Non tutti possono sensatamente darsi lo scopo di correre come il vento o saltare come cavallette: analogamente, non tutti possono sensatamente darsi lo scopo di produrre testi di grande bellezza.” Andrebbe completata così: … a nulla serve che, in quel caso, frequentino scuole di scrittura creativa”:- )
Però si può imparare a correre più svelti, sia pure non come il vento; o a saltare più in alto e/o più in lungo, sia pure non come cavallette.
C’è, tra le competenze che si possono acquisire e il vero genio, una differenza ineliminabile. Il che non significa che non si possano acquisire delle competenze.
L’importante è non farsi illusioni – e non vendere illusioni.
Magari il vero genio ha bisogno di imparare a correre più svelto?
L’ha ribloggato su creative barbwire (or the many lives of a creator) e ha commentato:
sagge parole e non dico qual’è l’affermazione falsa, ma in realtà la risposta la dà l’autore… che è stato il mio primo insegnante di “scrittura creativa”! 😉
Io non ho ancora ben chiaro quale sia lo scopo…
È un’arte trascritta. Io la adopero essendo una scrittrice.