di Giulio Mozzi Tutti lo facciamo: prendiamo in mano un libro perché attirati dal nome dell’autore, dal titolo, dall’immagine di copertina, alla posizione che il libraio gli ha assegnato, eccetera; lo prendiamo in mano, diamo una scorsa alla bandella o alla quarta, lo apriamo, leggiamo qualche riga, lo mettiamo giù. Oppure non lo mettiamo giù,
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di Giulio Mozzi In calce all’articolo intitolato Se ometti informazioni non rendi più interessante il tuo racconto una persona che si firma “Mat” ha lasciato questo commento. Un racconto breve può permettersi un certo grado di omissione, non richiede eccessiva “pazienza” al lettore. Mi è subito venuto in mente il racconto che si usa citare