di Giulio Mozzi
direttore della Bottega di narrazione
[Attenzione: “farsi venire dei dubbi” non significa “rifiutare tout court“; significa concedersi un supplemento d’indagine per capire meglio, per capire di più, per valutare con calma].
1. Nelle inserzioni pubblicitarie della scuola di scrittura creativa in questione compare uno dei seguenti oggetti: pennino, penna stilografica, macchina per scrivere Remington (qualsiasi modello), macchina per scrivere Olivetti Lettera 22, altra macchina per scrivere, quadernetto Moleskine, fotografia incorniciata di Hemingway, gabbiani, matita, nuvola di caratteri tipografici, boccetta d’inchiostro, pergamena, tramonto molto rosso, cavalli bianchi che corrono sulla spiaggia.
2. Nelle inserzioni pubblicitarie della scuola di scrittura creativa in questione compare una delle seguenti espressioni: “diventare scrittore”, “il tuo sogno”, “pubblicare”, “è facile”, “tutti possono”, “crescita personale”.
3. Né nelle inserzioni pubblicitarie, né nel sito, né nei profili social della scuola di scrittura creativa in questione si trovano i nomi di chi, in quella scuola, ci insegna.
4. Nei testi contenuti nelle inserzioni pubblicitarie, nel sito, nei profili social della scuola di scrittura creativa in questione si trovano errori di grammatica o di sintassi.
5. Nelle inserzioni, nel sito, nei profili social la scuola di scrittura creativa in questione garantisce il risultato.
6. Nelle inserzioni, nel sito, nei profili social la scuola di scrittura creativa in questione garantisce la pubblicazione.
7. La scuola di scrittura creativa in questione risulta collegata a una casa editrice, la casa editrice collegata risulta pubblicare prevalentemente autori che hanno frequentato la scuola di scrittura creativa, la casa editrice collegata e la scuola di scrittura creativa organizzano insieme dei concorsi per inediti i cui vincitori pubblicano – gratuitamente, si sottolinea – presso la casa editrice collegata.
8. Alcuni dei docenti della scuola di scrittura creativa in questione hanno pubblicato delle opere narrative; a un veloce controllo, gli editori di tali opere risultano essere, più o meno dichiaratamente, editori a spese dell’autore.
9. Alcuni dei docenti della scuola di scrittura creativa in questione vengono descritti come “esperti”, “scrittori professionisti”, “veri professionisti”, “grandi scrittori”.
10. La scuola di scrittura creativa in questione risulta essere diretta da quel birbaccione di Giulio Mozzi.

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