Il proliferare dei particolari: romanzo giallo e prestidigitazione

di Giulio Mozzidirettore della Bottega di narrazione «A piacergli, dei gialli, – scrive Paul Auster, riferendosi al protagonista Daniel Quinn, nelle prime pagine di «Città di vetro», il romanzo che apre la meritatamente celebre Trilogia di New York, – era il loro senso di pienezza ed economia. In un buon giallo nulla viene sprecato, nonContinua a leggere “Il proliferare dei particolari: romanzo giallo e prestidigitazione”

Chi sono le persone che leggono i nostri libri?

di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione Poi accadde una cosa strana. Quinn trasferì l’attenzione sulla ragazza alla propria destra per vedere se da quella parte trovava materiale da lettura. Doveva avere cifca vent’anni. Sulla guancia sinistra aveva molti foruncoli dissimulati da un roseo impiastro di fondotinta, e in bocca faceva scricchiolare una pallinContinua a leggere “Chi sono le persone che leggono i nostri libri?”

Come e perché mi sono avvicinato all’autofiction e alle altre scritture del sé / 1, Premesse

di Simone Salomoni docente della Bottega di narrazione Fino al 2015 non mi sono posto il problema di cosa fosse l’autofiction. Sapevo che esisteva, avevo letto i racconti di Giulio Mozzi e – onestamente – non ricordo se Scuola di nudo o Troppi paradisi di Walter Siti, ma non mi ero mai soffermato troppo suContinua a leggere “Come e perché mi sono avvicinato all’autofiction e alle altre scritture del sé / 1, Premesse”

Dieci cose che se uno scrittore le fa, vanno bene; se le fa una scrittrice, no

di Giulio Mozzi 1. Nella Repubblica delle Lettere vige il maschilismo. Ci saranno tutte le eccezioni che volete, ma il dato di fatto è questo. Pertanto le scrittrici ricordino che, se mai avranno successo, la loro vita sessuale sarà indagata senza alcun rispetto. La bellezza, la qualità letteraria, la buona fattura delle loro opere nonContinua a leggere “Dieci cose che se uno scrittore le fa, vanno bene; se le fa una scrittrice, no”

Dieci romanzi-capolavoro che gli aspiranti scrittori italiani devono assolutamente evitar di leggere

di giuliomozzi [Vedi anche: Dieci scrittrici (alcune delle quali grandissime) che le aspiranti scrittrici italiane dovrebbero guardarsi bene dall’imitare]. 1. Ulisse, di James Joyce. Le banali avventure di un insegnante precario e di un venditore di inserzioni pubblicitarie nella provinciale Dublino del 1904. Una storia completamente priva d’interesse narrativo, che cerca di rendersi interessante aContinua a leggere “Dieci romanzi-capolavoro che gli aspiranti scrittori italiani devono assolutamente evitar di leggere”

Alessandro Manzoni non è il vero autore dei “Promessi sposi” (istruzioni per leggere “I promessi sposi”, 1)

di Giulio Mozzi Domanda: chi è il vero autore dei Promessi sposi? Risposta: lo sanno tutti, è Alessandro Manzoni. La risposta, ahimè, è sbagliata (sul piano finzionale; sul piano reale è giusta, ma il piano reale non ha molta importanza). * * * Tutti ricordiamo (perché più o meno tutti, volenti o nolenti, abbiamo lettoContinua a leggere “Alessandro Manzoni non è il vero autore dei “Promessi sposi” (istruzioni per leggere “I promessi sposi”, 1)”

Scrivere di sé: giusto? sbagliato? (prime noterelle)

di Giulio Mozzi Una delle domande che mi sento rivolgere più spesso da chi muove i primi passi nella scrittura è: “Quello che sto scrivendo è fondamentalmente autobiografico. Faccio bene? Faccio male?”. La domanda, si vede subito, è molto ingenua. Per me è forte la tentazione di rispondere: “L’importante è che tu faccia una bellaContinua a leggere “Scrivere di sé: giusto? sbagliato? (prime noterelle)”