di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione 1. Non esiste una scienza esatta dei titoli. E, tutto sommato, non esiste neanche un grandissimo lavoro storico-critico sui titoli di romanzo. Non che non si trovi bibliografia; ma è piuttosto sparuta. Imperdibile, ovviamente, lo splendido (e assai divertente) saggio di Gérard Genette Soglie. I dintorni del
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di Simone Salomoni docente della Bottega di narrazione [La prima puntata] Comincio a mettere a sistema alcune letture, dicevo, e continuo a leggere e studiare. Apprendo che il termine autofiction è stato coniato nel 1977 dal critico e scrittore francese Serge Doubrovsky (nella foto in cima all’articolo), nella prefazione del proprio romanzo Fils, e che
di Giulio Mozzi Si sono svolte nei giorni scorsi le lezioni a porte aperte della Bottega di narrazione. Tra i numerosi (grazie!) partecipanti, alcuni hanno posto una domanda molto seria: “Come si diventa insegnanti di scrittura creativa? Qual è la formazione che voi, che pretendete di insegnare questa (disciplina) (materia) (arte) (pratica) (scegliete voi la
di Demetrio Paolin 0. Scrivere è dover fare i conti con divieti e permessi 1. Cesare Pavese scrive ne Il mestiere di vivere: «La letteratura non si contrappone a “senso pratico” ma a “senso del reale”…». Come tutte le frasi sibilline e oracolari di Pavese queste parole si prestano a diverse interpretazioni. A me interessa
di giuliomozzi 1. Fino a vent’anni fa, in Italia praticamente non esistevano libri sulla “scrittura creativa”. Oggi ce n’è fin troppi. Basta andare in una buona libreria, cercare lo scaffale, guardare bene tutto, e poi scegliere. E poi studiare. 2. Di libri sulla “scrittura creativa” ce n’è fin troppi, mentre la narratologia – cioè lo