di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione 1. Che cos’è una storia? E’ qualcosa che avviene tra determinati personaggi, in un determinato tempo, in un determinato luogo. Una narrazione che non presenti tutti e tre questi elementi – personaggio, tempo, luogo – è una narrazione a serio rischio di inconsistenza. E, curiosamente, i narratoriContinua a leggere “Dieci riflessioni presumibilmente utili su narrazione e paesaggio”
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Dieci buoni motivi per rileggere un romanzo, anche se l’ho già riletto
di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione 0. Avviso inutile: questi dieci punti riguardano me. Non intendo consigliare di rileggere certi o certi altri libri. Non intendo neanche consigliare di rileggere. Anche se, confesso, il mio principio è questo: meglio leggere dieci volte lo stesso libro, se è un libro di valore, che leggereContinua a leggere “Dieci buoni motivi per rileggere un romanzo, anche se l’ho già riletto”
Dieci buoni motivi per rimandare sine die la scrittura del proprio capolavoro
di Giulio Mozzi 1. Sei sicuro che sarà un capolavoro? Lo sai, lo sai, che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Quest’opera tu te la rigiri nella mente da anni, da decenni, per così dire da una vita; e hai studiato molto, moltissimo, per sentirti in grado di scriverla: tiContinua a leggere “Dieci buoni motivi per rimandare sine die la scrittura del proprio capolavoro”
James Joyce, Ulisse. Appunti di lettura – 3
di Demetrio Paolin [una volta alla settimana pubblicherò qui il mio diario di lettura dell’Ulisse di Joyce nella traduzione di Mario Biondi, edito da la nave di Teseo. Gli appunti saranno numerati in ordine progressivo da 1 a n+1] Settimana dal 17 al 24 giugno, p.165 3a) Leopold Bloom compare nell’Ulisse a p.101. Ci permettiamo diContinua a leggere “James Joyce, Ulisse. Appunti di lettura – 3”
Coca, Pepsi o Fanta? Come far uso ad arte dei marchi per rendere il testo più denso e credibile
di Valentina Durante. Nel 1986, Jonathan Shelder e Melvin Manis, ricercatori all’Università del Michigan, condussero un esperimento per analizzare il valore veritativo dei dettagli in una storia. La cornice era la simulazione di un processo per l’affidamento di minore – un bambino di sette anni – a una fantomatica signora Johnson. I giurati, ignari delContinua a leggere “Coca, Pepsi o Fanta? Come far uso ad arte dei marchi per rendere il testo più denso e credibile”
Che la donna non guardi: un’ipotesi sulla cosiddetta “scrittura femminile”
di Valentina Durante. “Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò”. Genesi 3,6 Il peccato originale comincia con una donna che guarda. Eva, solleticataContinua a leggere “Che la donna non guardi: un’ipotesi sulla cosiddetta “scrittura femminile””
Come si diventa un insegnante di scrittura creativa? Breve spiegazione in dieci punti
di Giulio Mozzi, direttore della Bottega di narrazione Mi sento domandare talvolta (anzi, spesso): “Qual è la formazione che voi, che pretendete di insegnare questa (disciplina) (materia) (arte) (pratica) (scegliete voi la parola) avete alle spalle?”. La domanda è molto seria anche perché non esiste, in Italia, che noi si sappia, una scuola per laContinua a leggere “Come si diventa un insegnante di scrittura creativa? Breve spiegazione in dieci punti”
Dieci trucchi vincenti per scrivere efficacemente una scena di sesso
di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione 1. C’è un luogo comune: che, nei libri, le scene di sesso servano a vendere di più. Niente di più falso, oggi come oggi. Tuttavia, come scriveva Raffaele La Capria nel saggio La centralità della scopata nella narrativa italiana (in Il sentimento della letteratura, 1996), fino aContinua a leggere “Dieci trucchi vincenti per scrivere efficacemente una scena di sesso”