Dieci criteri utili a decidere se il prezzo di un corso di scrittura è congruo o no

di giuliomozzi 1. Dal punto di vista di chi vende, il “prezzo giusto” è, ovviamente, il più alto possibile. Dal punto di vista di chi compra, il “prezzo giusto” è, ovviamente, il più basso possibile. Qui si parla, adottando il punto di vista di chi compra, di prezzo congruo: “Conveniente, proporzionato, rispondente a determinate esigenze,Continua a leggere “Dieci criteri utili a decidere se il prezzo di un corso di scrittura è congruo o no”

Le dieci cose che gli editori non vogliono che i loro autori sappiano e che peraltro gli autori, se le vengono a sapere, non ci credono

di giuliomozzi 1. Non ha senso sostenere che lo scopo delle case editrici, in quanto imprese, è il profitto. Ha senso invece dire che una casa editrice, se va in perdita, inevitabilmente chiude (o se la compera qualcun altro); se ne genera punto o poco, è una zavorra per chi la possiede. Queste due affermazioniContinua a leggere “Le dieci cose che gli editori non vogliono che i loro autori sappiano e che peraltro gli autori, se le vengono a sapere, non ci credono”

Dieci modi facili di credere a qualunque bufala circoli in rete a proposito dei magici mondi della letteratura e dell’editoria

di giuliomozzi 1. Sei fermamente convinto che il mondo sia retto da una setta segreta di autori che vendono milioni di copie senza scrivere una sola riga di ciò che pubblicano, in quanto si limitano a copiare di sana pianta buoni e buonissimi romanzi che arrivano nelle case editrici spediti da intelligentissimi e scalognatissimi sconosciuti,Continua a leggere “Dieci modi facili di credere a qualunque bufala circoli in rete a proposito dei magici mondi della letteratura e dell’editoria”

Spiegazione serissima dell’articolo scherzoso “Dieci frasi indimenticabili veramente sentite dire da editor delle case editrici più famose, nel mentre si discuteva di un romanzo da pubblicare o non pubblicare”

di giuliomozzi [Qualche giorno fa pubblicai un articolo intitolato Dieci frasi indimenticabili veramente sentite dire da editor delle case editrici più famose, nel mentre si discuteva di un romanzo da pubblicare o non pubblicare. Le frasi “veramente sentite dire” sono ovviamente tutte inventate; ma ciascuna di esse cerca di descrivere sinteticamente una questione reale. PoichéContinua a leggere “Spiegazione serissima dell’articolo scherzoso “Dieci frasi indimenticabili veramente sentite dire da editor delle case editrici più famose, nel mentre si discuteva di un romanzo da pubblicare o non pubblicare””

Dieci frasi indimenticabili veramente sentite dire da editor delle case editrici più famose, nel mentre si discuteva di un romanzo da pubblicare o non pubblicare

di giuliomozzi [Questo articolo è scherzoso. Per vostra comodità, ne ho scritta anche una spiegazione serissima]. 1. “Questo è un romanzo normale, capisci, che parla di gente normale con problemi normali, e si rivolge a dei lettori normali perché normalmente ci si riconoscano. Ma oggi stiamo tutti fuori di testa, non va bene”. 2. “TutteContinua a leggere “Dieci frasi indimenticabili veramente sentite dire da editor delle case editrici più famose, nel mentre si discuteva di un romanzo da pubblicare o non pubblicare”

Dieci sistemi quasi sicuri per trasformare una storia piatta in un romanzo avvincente e di successo

di Giulio Mozzi direttore della Bottega di narrazione 1. Intitolatela Flatlandia: 2. Introducete una sottostoria. Se la storia principale racconta, per esempio, di un canguro nano che si innamora (non ricambiato) di un biglietto dell’autobus, potreste inserire la sottostoria di un’ostetrica specializzata in assistenza alle macchine emettitrici di biglietti: sarà lei a disinceppare la macchinaContinua a leggere “Dieci sistemi quasi sicuri per trasformare una storia piatta in un romanzo avvincente e di successo”

Dieci scrittrici (alcune delle quali grandissime) che le aspiranti scrittrici italiane dovrebbero guardarsi bene dall’imitare

di giuliomozzi Vedi anche: Dieci romanzi-capolavoro che gli aspiranti scrittori italiani devo assolutamente evitar di leggere 1. Virginia Woolf. Autrice di un certo numero di romanzi nei quali si chiacchiera moltissimo ma a stento si capisce chi parli di chi, e a proposito di quali vicende; nonché della biografia di un uomo che vive quattrocentoContinua a leggere “Dieci scrittrici (alcune delle quali grandissime) che le aspiranti scrittrici italiane dovrebbero guardarsi bene dall’imitare”

Dieci romanzi-capolavoro che gli aspiranti scrittori italiani devono assolutamente evitar di leggere

di giuliomozzi [Vedi anche: Dieci scrittrici (alcune delle quali grandissime) che le aspiranti scrittrici italiane dovrebbero guardarsi bene dall’imitare]. 1. Ulisse, di James Joyce. Le banali avventure di un insegnante precario e di un venditore di inserzioni pubblicitarie nella provinciale Dublino del 1904. Una storia completamente priva d’interesse narrativo, che cerca di rendersi interessante aContinua a leggere “Dieci romanzi-capolavoro che gli aspiranti scrittori italiani devono assolutamente evitar di leggere”

Dieci cose da scrivere o non scrivere in un’eventuale autopresentazione o curriculum che intendete allegare alla vostra proposta di romanzo

di giuliomozzi [Nella foto qui sopra: un talent scout editoriale esibisce con fierezza un nuovo autore, appena pescato]. 1. Se non avete mai pubblicato nulla (se non nel vostro blog o in Facebook o in qualche sitarello non proprio tra quelli più in vista), non scrivete: “Sono uno scrittore”. Non scrivete neanche: “Sono uno scrittoreContinua a leggere “Dieci cose da scrivere o non scrivere in un’eventuale autopresentazione o curriculum che intendete allegare alla vostra proposta di romanzo”

Perché la Bottega di narrazione non può sostituire anni e anni di analisi

di giuliomozzi Recentemente una persona ha scritto, in calce a una mia noterella in Facebook, una frase del tipo: “Ho il sospetto che un solo anno di Bottega di narrazione possa fare lo stesso effetto di anni e anni di analisi”. Si tratta ovviamente di un’iperbole, ovvero di un’affermazione del tipo: Pietro disse: “Signore, quanteContinua a leggere “Perché la Bottega di narrazione non può sostituire anni e anni di analisi”

Dieci segreti che un docente di scrittura creativa non rivelerà mai ai suoi allievi

di Giulio Mozzi, direttore della Bottega di narrazione 1. Il proverbio dice: “Chi non sa fare, insegna”. I proverbi, si sa, vanno presi con le pinze; ed è noto che molti grandi o almeno notevoli scrittori (da John Barth a Raymond Carver nei mitici States, da Giuseppe Pontiggia ad Alessandro Baricco), si sono dedicati volentieriContinua a leggere “Dieci segreti che un docente di scrittura creativa non rivelerà mai ai suoi allievi”

I dieci trucchi per pubblicare un libro senza nemmeno scriverlo

di giuliomozzi 1. Il primo trucco è il più ovvio: copiatelo. Ma badate: la strada della copiatura, rispetto alla strada dell’invenzione, è sì in discesa; ma non manca – come tutte le strade – di intoppi, di buche nell’asfalto, di semafori dal rosso eterno (questa massima morale è copiata). Soprattutto, e tanto più in quest’eraContinua a leggere “I dieci trucchi per pubblicare un libro senza nemmeno scriverlo”

Dieci cattivi motivi per non voler diventare uno scrittore, contestati punto per punto

di Giulio Mozzi Nel blog di Alessandro Girola ho trovato questo articolo (del 7 gennaio 2012), che intendo contestare: non perché ce l’abbia con Girola, che non conosco, né perché Girola dica particolari sciocchezze: il suo decalogo mi è semplicemente sembrato una buona raccolta di luoghi comuni correnti. Le parti in nero sono di Girola,Continua a leggere “Dieci cattivi motivi per non voler diventare uno scrittore, contestati punto per punto”

Dieci affermazioni false sul conto della cosiddetta scrittura creativa, che si sentono dire in giro

di Giulio Mozzi [Se talvolta indico una fonte, ciò non significa che l’affermazione si trovi solo lì: significa che lì ho trovato una formulazione che mi è parsa interessante]. 1. Il tempo della letteratura è finito. Ormai siamo nell’epoca della scrittura creativa (e stiamo per transitare nell’èra dello storytelling). 2. Nata in molti paesi comeContinua a leggere “Dieci affermazioni false sul conto della cosiddetta scrittura creativa, che si sentono dire in giro”

Dieci verità sulla scrittura cosiddetta creativa che nessuno ha mai osato dirvi, ma che qui vi diciamo

di Giulio Mozzi 1. Non esiste la scrittura creativa. Esiste la scrittura. 2. Chiunque sostenga che la scrittura creativa è un tipo particolare di scrittura, dice una sciocchezza. 3. Peraltro, non esiste la scrittura. Esiste la produzione di testi. 4. Un testo deve aderire al proprio scopo. Nient’altro è importante. 5. Per aderire al proprioContinua a leggere “Dieci verità sulla scrittura cosiddetta creativa che nessuno ha mai osato dirvi, ma che qui vi diciamo”

Dieci cose da tenere presenti se si vuol far funzionare decentemente una storia

di Giulio Mozzi Premessa: tra “far funzionare decentemente una storia” e “scrivere una storia eccellente” c’è una bella differenza; così come tra “scrivere una storia eccellente” e “scrivere un capolavoro”. Lo scopo dei seguenti consigli è il raggiungimento del minimo sindacale. 1. Una storia è costituita da una successione di eventi legati tra loro daContinua a leggere “Dieci cose da tenere presenti se si vuol far funzionare decentemente una storia”

Dieci cose che è utile tenere presenti se si vuole scrivere un buon dialogo

di giuliomozzi 1. In linea di massima, una buona scena è una scena nella quale accade qualcosa (all’inverso: una scena nella quale non accade niente, non è – in linea di massima – una buona scena). Ciò che accade è un fatto: un fatto che sta in una concatenazione di effetti e di cause conContinua a leggere “Dieci cose che è utile tenere presenti se si vuole scrivere un buon dialogo”

Dieci trucchi sicuri per diventare un classico

di giuliomozzi 1. L’aggettivo “classico” significava in origine “di classe”, ovvero appartente alla “classe” per antonomasia: la più ricca delle sei classi nelle quali Servio Tullio aveva diviso, in base alla ricchezza e quindi alla capacità contributiva, il popolo romano. Fuori dalle “classi” stavano i “proletari”. In un luogo – citatissimo – delle Notti atticheContinua a leggere “Dieci trucchi sicuri per diventare un classico”

Undici cose da sapere sui nomi dei personaggi, se non volete che il lettore editoriale getti il vostro romanzo nel cestino

di Giulio Mozzi 1. Se il vostro romanzo ha intenti realistici, evitate i nomi parlanti. Non è necessario che un personaggio molto pigro si chiami dottor Pelandra, che il giocatore di scacchi si chiami Alfieri o Della Torre, che lo scopatore seriale si chiami Uccello (come Paolo), che l’impiegata delle assicurazioni si chiami Laura Modulo.Continua a leggere “Undici cose da sapere sui nomi dei personaggi, se non volete che il lettore editoriale getti il vostro romanzo nel cestino”